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venerdì 3 luglio 2009

A passo di MoonWalking

La settimana scorsa quando ho accolto la notizia della scomparsa di Michael Jackson non avevo molta voglia di parlare. Mi sono serviti alcuni giorni per metabolizzare la cosa e capire che comunque descrivere alcuni momenti legati alla sua musica, forse era il modo migliore per ricordarlo.

Non sono mai stato un suo fan accanito. Non sono mai stato un fan nel senso pieno del termine di nessun artista musicale, però quando per la prima volta ho sentito le note di Billie Jean, non ho potuto astenermi dal ballare.

Ecco dov'era per me la forza di Michael Jackson, in quel ritmo che metteva in moto i miei arti, che faceva pulsare il mio cuore. E qualche anno dopo, dimenticato il video di Thriller, sufficientemente mostruoso per me, bambino di nove anni, e immortalata nella memoria uditiva la chitarra di Eddie Van Halen in Beat It, ecco arrivare Bad, Smooth Criminal e le dolci ballate di I Just Can't Stop Loving You e Liberian Girl.

Per me era tutto. Per me questo era Michael Jackson. La mia passione per la musica aveva trovato di che alimentarsi. La mia passione per il ballo aveva per sempre preso possesso di questo passo lunare.

MoonWalking, ancora una volta!


giovedì 19 febbraio 2009

Voglia di Dance

Ho fatto trascorrere troppo tempo.
Sarà dalla festa del mio matrimonio che non ballo seriamente. Leggende metropolitane, narrano che quella sera abbia ballato ininterrottamente per tutta la serata, nonostante il caldo africano e il richiamo d’invitanti prelibatezze.

La voglia di ballare c’è sempre stata. Ricordo ancora quando da ragazzi si andava in disco e mentre i miei amici si dividevano tra chi andava a caccia di girls e chi si posizionava davanti al bancone del bar nell’attesa che arrivassero le girls, io ballavo. Andavo in discoteca per ballare. Strano, ma vero.

Oppure quando ispirato da un animo latino mi ero iscritto ad un corso di salsa e anche qui, a differenza di molti dei presenti, ero concentrato nell’ascolto del maestro per imparare questo nuovo ballo.

Certo le influenze adolescenziali hanno influito. Tony Manero nella Febbre del Sabato Sera, Leroy Johnson o Jesse Velasquez di Fame - Saranno Famosi o il Patrick Swayze in DirtyDancing .

Però alla fine è una passione innata. Non conta tanto il genere, anzi mi piace cambiare. L’importante che ci sia il ritmo giusto, quello che mi rapisce subito il controllo delle gambe e mi trascina in pista.

Detto questo, basta parole. Accendiamo lo stereo e baila.