ILBETTA: “Ora devo fare un po’ l’avvocato del diavolo. Però ti sei permesso di fare una scelta così drastica, perché comunque eri nelle condizioni di poterlo fare. Se avessi avuto un mutuo da pagare o una famiglia da mantenere, avresti potuto fare ugualmente una scelta analoga?”
Simone: “No. Ma vedi, il paradosso è proprio questo. Prima di tutto se uno ha fatto un mutuo per comprare una macchina più alla moda, la schiavitù se l’è cercata e se la merita tutta. A me della macchina me ne frega meno di niente. Ho un macchinone solo perché ci trasporto legna, materiali, e l’ho pagata 8.000 euro su eBay. Poi, se il mutuo è reale, utile, necessario, è chiaro che i problemi di quell’uomo esistono. Non sono semplici da risolvere. Il punto però è che esistono centinaia di migliaia di persone, anche milioni, che non hanno quel problema, o che in 3-5-10 anni possono risolverlo. Il fatto è che se non si comincia non si arriva. Occorre essere determinati e volere veramente cambiare vita. Se uno vuole può”
ILBETTA: “Hai raccolto la tua esperienza in un libro, dal titolo appunto Adesso Basta. Secondo te, la tua scelta potrebbe essere da stimolo ad altre persone?”
Simone: “A giudicare dalle tonnellate di messaggi che ricevo e dal fatto che il mio libro è stato esaurito in 4 giorni, direi di sì”
ILBETTA: “Prima di concludere vorrei condividere con te una mia considerazione. Io credo che da tutta questa crisi economica, dal fallimento di un modello economico basato esclusivamente sul consumismo e la speculazione, ne usciremo con una consapevolezza diversa, con un approccio nuovo alla vita. Non dico che si arriverà a scelte “drastiche” come la tua, però ad una nuova forma di rinascimento mentale e culturale. In tal senso, tu cosa ne pensi?”
Simone: “Me lo auguro. Io ero (per puro caso) di fronte alla Lehman Brothers quel famoso 12 settembre, quando scendevano gli impiegati con gli scatoloni in mano. Mi ha fatto pena quella gente, e ho patito per loro. Però esultavo. Che crollino questi santuari nel deserto, che vengano spazzati via e si riparta con meno cose in mano, ma con più autenticità. Non invoco alcun Armageddon, ma spero che questa crisi abbia spiegato chiaramente a tutti che così non va. Adesso Basta.”
La nostra chiacchierata finisce qui. Le nostre strade si dividono, per il momento. Simone torna al suo downshifting e io alla mia slow life. Tutto sommato ci sono più analogie che diversità. Chissà forse le nostre mete non sono così tanto diverse. Intanto grazie Simone e arrivederci.
Nella foto la copertina del libro di Simone Perotti dal titolo Adesso Basta (NDR per la prima volta in Italia, un libro è disponibile contemporaneamente sia in versione cartacea sia come eBook)
11 commenti:
Non è vero che se uno vuole può! Ci devono essere tante fortunate coincidenze che permettono ad una persona di poter disporre del proprio tempo a piacimento. Anche io vorrei, ma non posso!!!!...e se devo essere proprio sincera mi danno molto fastidio le considerazioni utopistiche riguardanti il senso della vita fatte da persone che ritengono di essere sagge, ma che in realtà sono solamente fortunate. Nicoletta
Hai ragione Nicoletta ma è anche vero che tanti le reali possibilità le avrebbero ma non hanno il coraggio di scegliere o - e a mio avviso è peggio - si lasciano condizionare dai giudizi esterni ... a parte tutti coloro che dicono lo farei ma in realtà non lo vorrebbero fare affatto ... by Adè
confermo per esperienza che ho a lungo pensato prima di imbarcarmi nel mutuo e sapevo che sarebbe stata una scelta che avrebbe condizionato la mia vita (mutuo trentennale), ma il mercato immobiliare veneziano è così. avrei dovuto cambiare città per essere meno vincolato. comunque fra il nero e il bianco esiste il grigio. si può ridurre orario di lavoro, si può decidere che nella famiglia uno dei due ha un ritmo lavorativo migliore... abbracci a tutti
Segnalo al Betta ed agli amici del blog la lettura di BJORN LARSSON, docente svedese e avvicente scrittore che ha fatto una scelta analoga a quella di Perotti, qualche anno prima. E tra i suoi libri, per chi volesse incrociare il cosiddetto downshifting nella vicenda di un antesignano, consiglio BISOGNO DI LIBERTA'.
Volere è potere? Mah, se si tratta solo della tua vita può anche darsi ma... con 2 bimbi piccoli ai quali garantire un minimo di serenità, anche economica, come la metterebbe il nostro guru del downshifting???
beh, intanto se uno ha due bimbi una scelta l'ha fatta, dunque non è che i figli siano una sorta di fatalità. quella scelta ha molti vantaggi che io non avrò mai, ma ha anche dei costi. Io non ne ho fatti di figli dunque certamente sono più libero. perdo da un lato ma guadagno dall'altro. non si può avere tutto.
e poi segnalo che mi arrivano a decine, centinaia di messaggi di gente che ha lasciato con moglie e figli, ora vivono in campagna, quasi autosufficienti, per 6 mesi lavora lei, poi lavora lui, si alternano e vanno avanti benissimo.
signori, scusate, mi date del guru che è solo fortunato. Non ci sto tanto volentieri a questa definzione. Io ho preso cose vere, il mio lavoro, i miei soldi ogni mese e ne ho fatto un falò per vivere senza riscaldamento, col camino e la legna da tagliare (comprarla costa) e via così. il tutto per essere libero. queste sono scelte dure, non chiacchiere. Non sono né ricco, né fortunato, non ho né proprietà né lasciti. Pago e ho pagato un prezzo enorme per la libertà. Mi piacerebbe che questo venisse considerato. Quesat non è una storia su un rotocalco, è la mia vita.
La felicità si può trovare dietro l'angolo,perchè dopo una svolta sbagliata se ne trova una giusta,che ti rende la vita più semplice e ti aiuta ad andare avanti senza mollare mai!!! Basta solo crederci...
by GIADA :-)
L'uomo è libero di scegliere la sua dimensione se questo gli trasmette serenità. L'importante e' che nel suo cammino di libertà, il suo agire, le sue decisioni non creino problemi a chi è al suo fianco.Ognuno di noi deve essere responsabile nel realizzare se stesso,vivere e crescere nella razionalità qualsiasi l'obiettivo da raggiungere.A questo punto resta solo l'impegno di vivere.La libertà di Simone va rispettata! Chi realmente può sapere il prezzo per la sua scelta? Non lo so.Per quanto mi riguarda questa decisione mi ha fatto riflettere,non giudicare.In fondo non è così facile sottrarsi alle agiatezze e alle sicurezze!! by sister
Simone, hai tutta la mia solidarietà.
Giudicare la tua scelta come hanno fatto taluni nei post precedenti è indice di scarso rispetto. Non ti sei proposto come il tuttologo della situazione che sbrodola sugli impuri concentrato di saggezza. Hai solo portato la tua esperienza, punto e basta. E chi ha visto l'intervista al TG5 lo può confermare.
Indi, consiglierei un profilo più basso a chi si inalbera. Ma soprattutto lo inviterei a domandarsi se dietro una reazione così impetuosa non si celi semplice invidia o una malcelata difficoltà a realizzare i propri obiettivi.
Caro Simone,
non volevo affatto essere offensiva usando il termine guru... forse solo un po' irriverente ;)
Comunque è vero, due figli non sono una fatalità, ma una scelta ben voluta... io vorrei convincere mio marito a fare il terzo, ma lui ha mille paure (non ultime quelle economiche).Non mi lamento del ritmo della mia vita,non ho un gran stipendio ma non mi ammazzo di lavoro come un top manager, quindi mi godo la vita con la mia famiglia "rinunciando" ad uno status economico più elevato vivendo però felice. Se questo è downshifting allora ci sono dentro anch'io... mi sembrava che la tua scelta fosse un po' troppo estrema per poterla applicare così "facilmente" a tutti i nuclei famigliari, infatti ora leggo che le consideri scelte dure.
(io la macchina non ce l'ho, mai avuta!)
monica grazie della tua risposta. io non si sono per nulla offeso. difendo solo le mie scelte di vita con orgoglio (forse troppo...) e con un grande senso di dignità. Io non vengo da famiglie ricche o potenti, non ho avuto aiutini di sorta. mi sono costruito tutto con le mani, da solo, con tanta tanta caparbietà. Penso che il mio sistema di scelte e di vita sia utile per molti, con o senza figli. Mi ha colpito quante famiglie con figli mi hanno scritto... sono un esercito, e tutti vivono in modo diverso. Certo, so bene che è più difficile, ma tu stessa ti rispondi entre ti descrivi.... esattamente come una che ha fatto scelte di questo tipo, per un equilibrio di vita il più umano possibile. Io non ho figli, non ho debiti, e dunque ho potuto scegliere... eppure sapessi quante notti insonni per dire no a carriera e lavoro e stipendio e benefit... tanta paura, tantissima paura. ma poi... che splendore... ti abbraccio. grazie della tua onestà e dei tuoi pensieri. ciao!
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