mercoledì 2 dicembre 2009

Divertiamoci con Emanuele - Parte seconda


Leggi la prima parte

ILBETTA: “Colgo che ancora una volta siete riusciti a migliorarvi. Qual è il segreto, la formula vincente del Lucca Comics and Games?”

Emanuele: “Che c’è un raduno nel raduno, ed è il raduno dei sentimenti e delle anime che compongono lo staff di Lucca Games: quello che è stato ribattezzato l’USS Crew. Questi ragazzi straordinari sanno dare un servizio importante agli operatori, coinvolgere gli ospiti creando uno spettacolo unico, entrare in empatia con i visitatori e gli appassionati perché ne condividono le passioni. Un’atmosfera fatta da ragazzi con un grande cuore, un cuore pronto a battere in sintonia con quello dei fan.”


ILBETTA: “Tu Emanuele hai visto nascere e crescere Lucca Comics and Games. Oggi è facile parlarne perché è una realtà consolidata, un modello culturale e sottolineo questo, preso da esempio e replicato in altre città. Ma non è stato sempre così. Quali sono state le difficoltà maggiori che avete dovuto affrontare per dare concretezza a questo progetto?”

Emanuele: “Sicuramente far capire il progetto alla città, lo sbarco tra le Mura storiche di Lucca ha sicuramente aiutato la comunità a capire e a farci stare vicino. Un’altra complessità è sicuramente rappresentata da un arco così ampio di universo. Il TUO Paese delle Meraviglie, fu il payoff di qualche anno fa. E’ vero, ma al tempo stesso non è facile coniugare le necessità di editori spesso distanti, appassionati che hanno approcci e necessità diverse. La risposta? Ascoltare tutti, e poi credere nel progetto, credendo che la convivenza sia la formula giusta. Chi non crede che la convivenza delle passioni è possibile, per parafrasare uno slogan di qualche anno fa, può essere che non trovi posto a Lucca… chi crede che la passione per i sogni valga l’unione troverà la sua casa, ogni autunno tra le Mura rinascimentali della nostra città.”

ILBETTA: “Ora invece proviamo a guardare avanti. Non parlo tanto del programma dell’edizione 2010 del Lucca Comics and Games, bensì delle tue idee, dei tuoi sogni, dei tuoi progetti legati all’evoluzione di questo evento. Come vorresti che fosse tra qualche anno?”

Emanuele: “Tra qualche anno è la domanda giusta. Nel breve periodo spero di mantenere quanto promesso e accettare le sfide che Lucca Games ha lanciato in questi anni. Nel futuro c’è l’idea di un nuovo festival che sappia raccogliere quelle energie che non trovano piena realizzazione nella quattro giorni, ma non è detto che questo sogno si realizzi. Però vale la pena sognare in grande… come dice Pietro Marietti, sognare alto costa come sognare basso. E cadendo sognando… non fa male!”


Ci incamminiamo per raggiungere un bar non poco distante da lì. Il passo di Emanuele rivela tutta la stanchezza accumulata nei giorni scorsi, ma allo stesso tempo la sua voce è così viva che fa capire quanta passione c’è dietro a questo grande evento.


Domani la terza e l'ultima parte dell'intervista

Nella foto Emaneule Vietina durante l'asta di beneficienza all'interno del Lucca Comics & Games '09 - Photo Credits

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Però vale la pena sognare in grande....bellissima!!! by adè

Anonimo ha detto...

Hai perfettamente ragione... il sogno comunque sia riesce a stimolare la nostra esistenza!! by sister