martedì 9 marzo 2010

Il Baratto di Paolo - Parte prima


Nei miei ricordi cinematografici di gioventù, oltre ai Rocky, Rambo, Ritorno al Futuro e Top Gun, ha trovato spazio anche una pellicola, certamente meno nota, ma a me assai cara. In quel film Tom Cruise apriva un locale dal nome Cocktails & Dreams.

Mi piaceva per due motivi. Il primo perché era il classico film motivazionale legato al sogno americano. Se hai un’idea la puoi realizzare. Il secondo perché i protagonisti erano dei barman acrobatici e per un certo periodo la cosa mi allettava, mi vedevo a lanciare in aria bottiglie di gin e preparare colorati bloody mary.

Dico questo perché la persona che vi sto per presentare in un certo qual modo è riuscita a realizzare entrambi gli aspetti, dal momento che di professione è barman, ma allo stesso tempo sta vedendo concretizzare un proprio sogno, quello della prima community italiana di scambio, riuso e baratto online.

Paolo Severi, questo è il suo nome, che quel giorno del 2006 invece di buttare via il suo divano l’ha venduto su ebay per un euro, forse non avrebbe immaginato che da lì a poco avrebbe partorito un’idea così semplice, ma così forte da balzare agli onori della cronaca. “… se invece di un euro, mi avessero dato un libro per il mio divano, sarei stato ugualmente soddisfatto…” mi dice Paolo al telefono. Infatti, da questo concetto ha preso forma e sostanza ZeroRelativo.

Ma sentiamo direttamente dalle parole di Paolo in cosa consiste questo progetto, che appena ne ho avuto notizia, ha aperto in me lo spiraglio che si può fare qualcosa di concreto per un consumo più intelligente.


ILBETTA: “Paolo tu sai che ti riterrò direttamente responsabile se mia moglie mi farà trovare una comoda poltrona in pelle anni ’70 al posto della mia moderna sedie ergonomica, ancora imballata, mai utilizzata e stivata in ripostiglio! A parte gli scherzi, comunque è stata lei a segnalarmi entusiasta ZeroRelativo, ma spiegami meglio come funziona?”

Paolo: “zerorelativo è un sito dove si inseriscono annunci di baratto. Con gli oggetti inseriti si possono ricevere offerte (di altri oggetti) o fare offerte (per altri oggetti). Esattamente quello che avviene in un mercato del baratto dove arrivo con le mie cose e le offro in cambio di altre. Unica condizione: qua non si usa denaro, ed è il proprio oggetto che diventa “moneta”. Nei tuoi ricordi di gioventù ricorderai gli scambi di figurine, ecco... lo spirito è quello”.


ILBETTA: “Ma riesci a farmi un identikit di un “barter” che frequenta e utilizza la vostra community?”

Paolo: “Il barter (il neologismo che abbiamo utilizzato per definire chi scambia) è un utente sensibile, attento a consumare in modo più critico, crede nel baratto perchè si crea coesione e ci si orienta ad uno stile di vita più sobrio. Chi baratta compie una semplice azione che invita a riflettere su diversi aspetti. Fra questi ci sono persone più coinvolte e già a conoscenza di temi che trattano la decrescita o il consumo critico ed altre che si approcciano ad un fenomeno del tutto nuovo. Il nostro non è un sito dove si fanno affari, ma dove si condivide un progetto”.


Nell'immagine uno screenshot della Home Page del sito di ZeroRelativo, la prima community in Italia di scambio, riuso e baratto online.


3 commenti:

Adele ha detto...

Molto interessante...

Anonimo ha detto...

Fantastico non ero a conoscenza di questa iniziativa... Farò una bella lista di tutto quello che potrò barattare e visiterò quanto prima questo interessante sito. Grazie

Anonimo ha detto...

Affascinante l'idea devo ammettere...Ora non resta che provare questa nuova esperienza emozionante. ciao sister