giovedì 29 aprile 2010

Imprevisti


Ma è possibile cercare di stare alla larga dagli imprevisti? Fin da piccolo anche giocando al Monopoli temevo quel termine che ti obbligava a girare ansiosamente il cartoncino di quell'odioso colore arancione.

L'origine stesso del nome indica che difficilmente si possono evitare. Fanno parte del gioco e non solo di quello in scatola, ma anche di quello della vita. Forse la capacità sta nel riuscire a gestirli. Questo però è facile a dirlo, meno a farlo, anche perché sistematicamente gli imprevisti si presentano nel momento meno opportuno (sempre che ne esista uno opportuno), dove anche mentalmente non abbiamo quella lucidità per affrontarli.

In alcuni casi il loro apparire in maniera tempestiva e ripetuta, possono far pensare alla temporanea assenza di fortuna. In altri, a causa del loro perpetuare, si parla solo ed esclusivamente (consentitemi il linguaggio non proprio oxfordiano) di sfiga.

Però come commentavo con un'amica il suo accaduto, banale, ma allo stesso tempo purtroppo doloroso, sarà per la mia indole positiva, ma mi piace cogliere anche da questi imprevisti un lato positivo. Cosa dite, non ce ne sono? Provate ad estraniarvi per un momento quando siete vittime di imprevisti. Certo non parlo di catastrofi o tragedie, ma di quegli imprevisti che ti possono rovinare la giornata o qualcosina di più.

Non è per essere fatalisti, però ad esempio dall'ultimo mio imprevisto importante, quello che mi ha tenuto a letto bloccato con la schiena per una settimana, da questo episodio poco piacevole e forzato, è partita una mia riflessione su cosa volevo realmente fare nella vita ed è nato questo blog. Ah non è un esempio che culmina con qualcosa di positivo? Potevo pensare a qualcosa di meglio? Insomma trovate voi un esempio più calzante, l'importante è il messaggio che volevo dare. Think Positive.


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualcosa tipo: mi hanno chiamato ieri dall'asilo perchè Chiara aveva mal d'orecchie. Ieri sera papà le ha dedicato un po' di attenzione speciale per tirarla sù e... ha iniziato a imparare a leggere le prime parole.
Oggi non è andata all'asilo così abbiamo trascorso la mattinta assieme e abbiamo concluso con un pranzo a base di pizza in compagnia del nonno che eccezionalmente era al Lido.
Che dire: evviva il mal d'orecchie!!!
MO:)

Anonimo ha detto...

Ecco Betta è questo che rincorro quotidianamente in te... la fantastica forza di trasformare in positivo tutto ciò che non va proprio per il verso giusto... Attingere a questa fonte è per me miracoloso!!! ciao ciao sister