martedì 5 ottobre 2010

Claudio De Angelis: una vita di concerti - Parte prima

Per raccontare la storia di Claudio De Angelis occorre fare un salto indietro nel tempo.

E’ il 1986. Claudio come tutte le sere lascia la gelateria dove lavora per tornarsene a casa. Siamo a Roma. E’ primavera. E a Claudio per indole piace vivere la sua città nella dimensione notturna. Una passeggiata, quattro chiacchiere con amici, scambi di opinioni o solamente guardare la capitale che vive.

Come accade per chiunque, basta un incontro perché cambi l’esistenza. Quella sera l’incontro di svolta è rappresentato dal cugino. Metronotte di professione, un compagno con il quale Claudio ha piacere condividere l’essenza della notte.

Tra le varie parole di quella sera c’è un invito. “Claudio ho degli amici che lavorano nel servizio d’ordine dei concerti… a te che piace la musica, ti potrebbe interessare arrotondare qualcosa?”, con questa domanda suo cugino scardina la fantasia e l’entusiasmo di Claudio.

Dopo qualche sera, il nostro ventinovenne Claudio è già in servizio.
Il luogo è il PalaEur. La canzone è Ferryboat, tratta dall'omonimo album. L’artista è Pino Daniele.
Ho visto Pino fare le prove… l’emozione del prima… di cosa succede nei momenti antecedenti al bagno di folla… i riflettori che ci accendono… le casse che ti sommergono prima le orecchie, poi l’anima… ed infine l’artista, lassù sul palco”, con queste parole Claudio mi trasmette tutto il suo entusiasmo nell’assistere a quella visione. Una visione catartica. “Voglio fare questo lavoro perché è quello che mi piace fare”, si dice tra sé Claudio, assistendo al primo di una lunga serie di concerti.

Poco importa se lui deve stare ai cancelli d’ingresso per controllare che tutto proceda nella giusta maniera. Ma è quello che c’è dietro ad un concerto a scatenargli un entusiasmo difficile da contenere.

Più passa il tempo più gli piace quello che sta facendo. Dopo dieci anni, la passione per quel mondo andava ulteriormente ad aumentare. Duran Duran, Spandau Ballet, Frankie Goes To Hollywood, sono solo alcuni degli artisti che ha seguito in quel primo periodo.




3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho conosciuto Claudio e confermo l'entusiasmo che traspare quando lo si sente raccontare queste storie :))) by adè

Anonimo ha detto...

Credo fermamente che nella vita riuscire a fare un lavoro che piace veramente sia una gioia indescrivibile... E' un grande dono poter vivere con entusiasmo e passione ciò che giornalmente si affronta. Bravo Claudio è una vita vissuta bene!!!ciao sister

Anonimo ha detto...

bella la canzone di Pino Daniele!