venerdì 28 ottobre 2011

Disco Week End: Joy Division - Unknown Pleasures

Quando ci sentiamo credo che abbia da poco terminato la colazione lui. E' a Pittsburgh lui. E' un ragazzo in gamba lui. E' uno dei tanti italiani, che ha dovuto mettere il proprio ingegno a disposizione di un Paese straniero lui. Lui che comunque la passione per la musica non l'ha mai abbandonata. Musica fatta di suoni, con il suo gruppo. Musica fatta di ascolti. Tanti. Diversi. 


Lui che alla domanda a bruciapelo "che album vorresti come disco week end?" mi risponde con Unknown Pleasures dei Joy Division. Lui che mi motiva la scelta prima liquidandomi con un "semplicemente perché è il mio disco preferito", poi dicendomi che "è un album che cattura il pathos dell'uomo... non nei suoi accenti romantici e positivi, ma nello struggimento".


Lui che dopo una pausa riprende: "... struggimento del giovane cantante Ian Curtis... suicida a pochi giorni dalla tournée americana del gruppo... tournée che li avrebbe lanciati nel panorama internazionale... oscurando qualsiasi altro gruppo della scena". Lui che quasi sottovoce conclude: "... forse sarebbero stati loro gli U2".


Lui che prima di lasciarci mi dice: "... sai cosa rappresenta il logo della copertina? E' una trasformata di Fourier dello spettro di una stella morente...".


E' a lui che dedico Shadowplay, canzone presente nell'album Unknown Pleasures. Canzone della quale lui faceva una cover con la sua vecchia band.


Lui. Alessandro O.


Ed è tutto da Pittsburgh. Per il momento.




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