mercoledì 5 novembre 2008

Ivano Fossati @ Teatro Filarmonico di Verona

Ore 21.15 scendono le luci in sala. Un giovane sale sul palco, si posiziona al centro davanti al microfono. L'occhio di bue lo illumina come durante un interrogatorio all'americana. Lui è armato solo della sua chitarra. Canta tre brani. Due inediti di cui è autore e un pezzo storico targato PFM: Impressioni di Settembre. Il suo nome è Gaetano Civello e ha l'onore di aprire i concerti di Fossati per questo tour. La sua voce vibrante è un perfetto antipasto sonoro. Ne sentiremo sicuramente parlare in un prossimo futuro.

Poi si apre il sipario è il momento del maestro. Parte con "Il rimedio". Da lì sarà un concerto tutto in crescendo, che alternerà momenti di intense emozioni a sonorità ricercate e vibranti. E' impressionante come musica e parole si amalghino perfettamente per la gioia dei presenti. La sua voce è calda, intensa, comunicativa. Gli arrangiamenti della band sono a dir poco fantastici. Che orchestrali per usare un termine arcaico. Sono fantastici professionisti. Pietro Cantarelli (pianoforte e tastiere), Claudio Fossati (batteria), Fabrizio Barale (chitarre elettriche), Guido Guglielminetti (basso) e Riccardo Galardini (chitarre acustiche).

Naturalmente il Teatro Filarmonico fa la sua parte, con la sua imponenza e una magica scenografia fa da perfetto completamento al tutto. In alcuni momenti, sembra di tornare bambini, nella propria cameretta quando si veniva coccolati dalla lampada appesa alla culla che emanava una luce che prendeva forme sognanti.

Il concerto si è concluso con una standing ovation del pubblico. Un pubblico che ha potuto godere di un piccolo grande evento musicale.

P.S. Grazie a Fred per la foto che accompagna questo post. Se non fosse stato per la "simpatia" della maschera che gli ha intimato di togliergli la macchina fotografica il contributo sarebbe stato sicuramente più ampio :)

1 commenti:

Fred ha detto...

Anche questa volta il grande Fossati non ha deluso le aspettative. Difficile portare in tour un album appena uscito, difficile perché il pubblico non lo conosce, lo sta 'masticando' da poco. Infatti non sono più di 4 o 5 i brani dal suo ultimo lavoro, poi è tutto un avanti e indietro nel suo 'tempo' discografico. Il risultato è ovviamente da premiare appieno. Grandi sonorità e grandi emozioni. E complimenti a chi, dall'alto della su longeva carriera musicale, ha il buon senso di affidare ad un altro, più giovane di lui, la sua stessa produzione e l'arrangiamento dei suoi brani.
Un buon esempio. Bravo.