martedì 24 marzo 2009

La Luna di giorno


Il cielo era terso. Il vento aveva spazzato via ogni traccia di nuvole. Solo un elemento era rimasto incastonato nella limpidezza di tutto quell'azzurro.

Una luna, una mezza luna bianca.
Proprio la sua incompletezza la rendeva ancora più visibile in una delle prime mattine primaverili.

Questa visione rendeva ancora più viva e pulsante una giornata che era da poco iniziata, ma che appariva straordinariamente bella. Una bellezza naturale, priva di artefatti e finzioni.

La presenza della mezza luna stava a significare il disperato tentativo della notte di volere partecipare a questo spettacolo e non scomparire di fronte a tanta brillantezza di luce e colore.
Era come un souvenir. Un ricordo di una notte trascorsa ad amare, pensare, sognare.

Ancora pochi istanti e poi si sarebbe ritirata nel suo camerino per ripresentarsi con tutto il suo orgoglio nel buio della notte successiva, dove avrebbe potuto continuare a regnare sovrana nell'infinità del cielo.

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1 commenti:

Anonimo ha detto...

Che poesia!!!! :))) by adè