Essere in un luogo, in un contesto dove apparentemente non centriamo nulla.
Quella situazione di disagio, di inadeguatezza di fronte ad una situazione non voluta, ma spesso forzata.
Si prova a reagire. Si cerca di adattarsi alle circostanze, ma la corrente avversa è veramente forte.
Qualunque movimento si faccia, qualunque parola accennata, sembra non far altro che peggiorare la situazione.
Si cerca di trovare negli sguardi dei presenti, qualcuno con il quale condividere questa emozione, ma niente da fare. Addirittura tutti sembrano ostentare la propria sicurezza e commiserare la nostra diversità.
Piano piano il tempo scorre e s'incomincia ad intravedere la fine del supplizio.
Ma ci accorgiamo anche di un'altra cosa, assai più importante. Se fossero tutti gli altri a fingere di stare bene?
Un dubbio incrina la nostra paura. Una consapevolezza rasserena il nostro stato d'animo.
Un sorriso spunta dalle labbra. Una tranquillità traspare dai nostri occhi.
Siamo ciò che siamo. I giudizi altrui non ci scalfiscono.
Ora può avere inizio la festa. La nostra festa.
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:)) by adè
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