giovedì 16 luglio 2009

E pensare che volevo solo giocare a carte


Premessa indispensabile è che non sono molto bravo nei giochi con le carte. Detto questo quando a mezzogiorno in punto, affascinato dal racconto quasi epico di serate straordinarie passate al tavolo da gioco, chiedo alla mia vicina di spiaggia di spiegarmi in cosa consiste il bridge, non ho la minima idea a cosa sto andando incontro.

In meno di cinque minuti mi ritrovo seduto davanti a una piatto quadrato, contenente nei corrispettivi quattro punti cardinali singoli mazzetti da tredici carte. A fianco a questo, due piccoli totem di plastica raccolgono altre carte, questa volta non da gioco, ma con delle scritture a metà strada tra gli imprevisti/probabilità del Monopoli e gli antichi simboli Maya.

Presentatomi l'armamentario, inizia la descrizione del gioco con una lenta illustrazione delle regole. Tra l'elevata temperatura presente, il brontolio dello stomaco per la fame e lo sforzo di concentrazione per seguire questa lezione, manca poco che abbia un mancamento.

Un sospiro di sollievo arriva dopo la presentazione della fase iniziale denominata delle dichiarazioni. Non capisco nulla, ma felice che si sia concluso il tutto. Invece no, è proprio solo una fase iniziale. Ora ha inizio il gioco vero e proprio.

Sono allo sbando. Lo sguardo cerca di fingere per dare qualche segno di presenza. Con la mente sono altrove. Spero che da un momento all'altro venga mio figlio, come al solito, a chiedermi qualcosa. Sarebbe un buon motivo per smettere. Invece niente da fare.

La vicina fiera delle sue parole esplicative continua imperterrita. Ormai è fatta, tra qualche istante stramazzerò sulla sabbia rovente. Però lassù qualcuno mi ama. Questa volta a salvarmi è suo marito che arriva in spiaggia con il pranzo e la richiama all'ordine. L'agonia è finita.

Stremato mi porto lentamente con l'asciugamano verso il bagnasciuga. Un grido della vicina mi arriva dritto alle orecchie "Non preoccuparti riprendiamo dopo pranzo".

E pensare che volevo solo giocare a carte.

Photo Credits

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E se ti chiedeva di giocare a Risiko?

by mmmmmmmaaaaa____ssss

isabella ha detto...

Se vuoi ti lancio una cima di salvataggio: dille pure che fai parte della Squadra Olimpionica di Tappo (scarti le carte a turno se indovini la carta che esce tutti con la mano sopra, l'ultimo paga pegno) e che vai a Varsavia per gli assoluti in settembre e quindi ti stai allenando a dare manate sulle carte urlando in polacco.
Possiamo sempre dirle che al mopment ospitiamo anche la squadra svedese !

Anonimo ha detto...

io ti posso aiutare passandoti il gioco on line così ti eserciti e quando vai in spiaggia fai un figurone ........ti metto in contatto con i migliori giocatori on line ..poi pc spiaggia e vai !!
francuzzo

Anonimo ha detto...

... li vedo tutti difficili comunque mi sa ;)) by adè