giovedì 30 luglio 2009

Paolo, la Luna è con te - Parte terza

Leggi la parte seconda

ILBETTA
: “A proposito di famiglia. Quanto è importante il sostegno di tua moglie e la presenza dei tuoi figli?”
Paolo: “Assolutamente imprescindibile. Fondamentale! Non dimenticare che la mia musa ispiratrice è mia moglie, a cui dedico ogni cosa che faccio. Inoltre, contrariamente alla maggior parte degli artisti che hanno i momenti di più grande ispirazione nelle loro fasi di grande dolore e sofferenza, io lavoro esclusivamente se e quando sono felice! E ritorniamo al cuore: la famiglia.”

Veniamo interrotti dal cameriere che arriva per le ordinazioni esordendo con “Oh ecco il nostro bancario creativo”, dal tono ironico, ma ben poco divertente. Lascio che prenda le ordinazioni e appena si allontana, mi viene spontaneo porre un ulteriore quesito a Paolo.

ILBETTA: “Paolo, ti danno fastidio questi pregiudizi nei tuoi confronti? Sembra che alcune persone siano poco disposte ad accettare un cambiamento nell’ordinarietà delle cose. Certi che ti conoscono come bancario, ti hanno etichettato così e ti vorrebbero per sempre così. Questi non sono in grado di capire che una persona non è solo il suo lavoro. Cosa ne pensi a riguardo?”
Paolo: “Fortunatamente non è più così. Nei primi anni di sperimentazione molti amici, parenti e colleghi mi hanno deriso e dato del matto. Poi, lentamente, gradualmente, le mie opere hanno cominciato a parlare per me e, loro, hanno cominciato a tacere.”

Arriva il pranzo. E’ ora di mangiare. Prima di addentare il primo boccone, alziamo i bicchieri al cielo, verso la luna che seppur giorno si vede benissimo. La luna è con Paolo e non solo lei. Poi facciamo un brindisi alla vita, che se lentamente vissuta, non finisce mai di sorprendere.

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