mercoledì 16 settembre 2009

Il canto libero di Andrea - Parte seconda

Leggi la parte prima

ILBETTA: "Prova a farmi un po' di chiarezza. Tra impostazione classica e didattica moderna, qual è l'attuale scenario? Un giovane che vuole avvicinarsi al canto "non lirico", oppure chi già canta e vuole migliorarsi, a quali strutture può rivolgersi?"
Andrea: "Quanto tempo hai Betta? Scherzi a parte il discorso è molto, molto delicato e complesso poiché in Italia non esiste una formazione adeguata per i docenti di canto moderno. Gli unici accreditati poiché dotati di "certificazione ministeriale" sono i cantanti lirici che uscendo da un conservatorio dove moderno=jazz, non possono che fare danni ai cantanti che aspirano a diventare la nuova Pausini o il futuro Steven Tyler. Purtroppo la stragrande maggioranza dei docenti lirici italiani, non solo non conosce il repertorio moderno e non lo sa cantare, ma è fortemente fuorviante nella didattica di una tecnica vocale e di stili a lei sconosciuti".

ILBETTA: "E figure come il vocal coach, il vocal trainer, il maestro di canto, il professore di canto... chi sono? Quali sono le loro specifiche?
Andrea: "Allora il professore di canto o vocal trainer è colui che lavora sulla voce del cantante indipendentemente dal genere interpretato da quest'ultimo. Con dei vocalizzi specifici sviluppa le potenzialità vocali di colui che gli si affida e ha come priorità la salute e la conservazione nel tempo dello strumento voce. Il vocal trainer deve assolutamente conoscere la fisiologia vocale per scongiurare qualsiasi affaticamento del cantante.
Il maestro di canto o vocal coach è colui che ha come priorità lo spettacolo, la scena, il repertorio; quindi valuta le possibilità del cantante e decide brani, tonalità e quant'altro in relazione ad esse. Per fare il vocal coach non serve essere competenti in materia di tecnica vocale, ma basta avere orecchio e cultura musicale (n.d.r. X Factor docet).
Non prendiamo nemmeno in considerazione la miriade di "insegnanti" che tali si improvvisano senza nessuna cognizione di causa se non un'esperienza personale come cantanti, che non basta nell'educazione di uno strumento che non si vede e non si tocca. Da quest'ultimi e dai lirici che si propongono nel moderno, consiglio a chi volesse studiare e migliorarsi la fuga a gambe levate!".

ILBETTA: "E in tutto questo qual è il tuo approccio? E' vero che sei considerato quasi un eretico nell'establishment dei metodi tradizionali d'insegnamento?"
Andrea: "Se ricevere qualche minaccia e qualche sporadica mail di insulti tra l'enorme dimostrazione di affetto manifestata è il prezzo da pagare per dare un conforto e una soluzione tecnica a tutti quegli allievi "compromessi" dall'insegnante sbagliato allora mi sta bene, anche se da molti vengo considerato un eretico nel dire che la voce è un processo naturale e che tutto quello che viene "insegnato" nei nostri conservatori non fa che comprometterla. E tutti coloro che mi attaccano e mi attaccheranno sono e saranno stimolati al confronto con allievi che hanno finalmente smesso di buttar via soldi e tempo, sogni e speranze con un insegnante che pretendeva di far fare a loro quello che era a lui servito!".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mia figlia sin da piccola voleva cantare e l'ho perciò iscritta al conservatorio dove me l'han però "confusa". Il suo mito era Giorgia, dico era perché ogni volta che cantava, dopo un paio di anni di studio, le usciva una voce lirica che non si adattava bene a fare le canzoni di musica leggera. Diceva che Giorgia e il canto moderno non le piacevano più ma da madre capivo che non era così tanto è vero che divorava, e divora tuttora, programmi come xfactor, amici, ecc. e si commuoveva, e ancora versa copiose ma silenziose lacrime, ogni volta che sente una voce non impostata che canta quello che vorrebbe, forse, cantare lei. Da madre non so che fare, forse sono apprensiva, forse dovrei fidarmi della sua insegnante (cantante lirica in carriera) che interpreta il crescente malumore di mia figlia durante le sue lezioni come sbalzi d'umore adolescenziali..
Da qualche mese seguo il lavoro di Andrea Tosoni, il cui nome mi è stato fatto da una mia conoscente nella medesima situazione. Se dovessi dare credito a quello che dice nei forum e che scrive nel suo libro ho sbagliato tutto e chissà quanti altri genitori come me! Se davvero lo studio del canto lirico non rappresenta la base per il canto moderno perché nessuno lo dice??
Ho consigliato a mia figlia di leggere il libro di Tosoni (fortemente sconsigliato invece dalla sua insegnante lirica) e devo ammettere che da qualche settimana la sento fare dei vocalizzi diversi e provare a cantare con una voce che mi ricorda molto quella che sentivo quando per lei il canto era divertimento e spensieratezza..
Sarà un miracolo... o semplicemente canto!
Grazie a Tosoni, al suo staff e al Betta che ce lo racconta.

Tina

Anonimo ha detto...

andrea, complimenti per il tuo lavoro.
la penso esattamente come te!
insegno anch'io, moderno naturalmente, e confermo quanto sia difficile dopo un percorso lirico cantare moderno.
francesca - napoli

Anonimo ha detto...

excellent description of the vocal coach with the example of Xfactor, although unfortunately not enough to just have a musical ear to recommend a song to a singer. Xfactor should have real voice teachers who can teach and give advice to singers on the choice of songs is not the celebrities' TV broadcasters who want to be the star of the program. However I am of the view that not everyone can sing, song, and 'a gift of nature, you can' learn as you like, but if a person has no soul and will not engage predispozione natural to sing 'ever hope to Achieve Excellent results. and those who 'naturally ready to hand, can' only be improved with the study. then as you study the piano or guitar or any other instrument, the voice must be trained and educated.