Nel mezzo della pianura veneta, sull'aia di un rustico di campagna, si vivevano le gioie e le allegrie di una festa che lentamente stava volgendo al termine. La notte avanzava e alcuni se n'erano già andati. Altri stancamente si trascinavano in compagnia di una birra. I più fortunati erano là a strappare un numero di telefono e a sperare in un amore ormai non più lontano.
In quello scenario, il dj di turno fece una cosa inaspettata. Era giunto il momento del lento di fine serata, ma prima di quella notte non si poteva sperare di andare un po' più in là di un Nothing Compares To You di Sinead O'Connor. E invece dalle casse sentii uscire una voce italiana e una fisarmonica disarmante. Chi era costui? Non aveva nulla a che vedere con il cantautorato classico o con il pop melodico tradizionale italiano. Il mio corpo vibrava sulle note di un "lento/violento". E la voce di Capossela mi rapì.
All'indomani ero ad acquistare All'una e trentacinque circa. Il primo album di Capossela, pubblicato l'anno precedente, che conteneva quella canzone Scivola vai via e altre dieci splendide perle. Il resto è storia. Storia della musica.
4 commenti:
Decisamente delle perle !!! Fantastico!! by Adè
Capossela è un poeta.
Grazie ilBetta!
a me piace una non sua ...ma che canta lui : chi ha spento il sole sei tu.....lalala
Emozionante.. Non l'avevo mai sentita. Davvero un bel regalo, Betta! E senza dubbio adatta per sbancare alla "festa delle medie"..! ;-)
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