giovedì 10 dicembre 2009

Gli Altrisuoni di Alessio - Parte seconda

Leggi la prima parte


ILBETTA: “Mi puoi dire tra tutti questi incontri, se ce n’è uno al quale sei maggiormente affezionato? Chi ti ha fatto musicalmente emozionare?”

Alessio: “Stefano Bollani , con la sua capacità di improvvisare col piano jazz sulla techno e la drum’n’bass. E per la sua simpatia: è stato più tempo in radio a fare battute fuori onda che a realizzare intervista e performance. Fink, grande bluesman degli anni zero. Ivano Fossati, un vero signore con una visione culturale e poetica.


ILBETTA: “E invece qual è l’artista che non hai avuto ancora modo d’incontrare e ti piacerebbe avere ospite a B Side?”

Alessio: “Ce ne sono molti: Paolo Conte, per esempio. Ma non mi piace molto fare interviste. Sono più interessato ad offrire la possibilità di divulgare il valore della musica suonata, oltre che quella registrata. Ecco perché mi sono inventato : deejay.it/Bside , dove puoi vedere le perfomances degli artisti contemporaneamente a quello che accade in radio: non dopo, on demand, perché non vengono registrate. Torniamo al live.


ILBETTA: “Veniamo ad un tema al quale sono molto sensibile: lanciare nuovi bravi artisti. Credo che tu condivida con me l’idea che c’è molto fermento musicale, anche in Italia. Però sistematicamente si ripresenta il solito problema, quello di emergere, di farsi conoscere, di far sentire la propria musica che non sempre collima con le logiche commerciali di quel che rimane dell’industria discografica. Tralasciando i talent show televisivi, come può un giovane creare un proprio solido percorso artistico e farlo conoscere al pubblico?”

Alessio: “Innanzitutto occorre avere idee nuove. Se sei la copia di qualcuno, sei sempre secondo, se ti va bene. Poi essere consapevoli che avere idee nuove spesso non è considerato un valore dai tuoi possibili interlocutori, anzi: pochi amano rischiare sulle idee nuove, anche se si tratta solo di passare un disco alla radio. Poi avere fiducia e serietà, perché se non hai uno spessore, non vai lontano. Se i più “emergenti” fossero all’altezza di queste premesse, forse metterebbero un sistema stagnante e pavido nelle condizioni di aprirsi maggiormente. Vedo troppo cloni di modelli che hanno funzionato altrove e troppa poca consapevolezza che, senza rischiare sul nuovo, si chiude bottega.


ILBETTA: “Quindi in tutto questo secondo te la tecnologia può aiutare un giovane artista a farsi conoscere. Però non c’è il rischio, come peraltro succede per l’informazione, di essere in un’era dove abbiamo tanto a disposizione, parlo ad esempio dei nostri computer pieni di files .mp3, ma di non essere in grado di ascoltare veramente, di non saper distinguere tra ciò che è buono e ciò che lo è meno?”

Alessio: “L’accumulo, senza discrimine, ci rende obesi, non ricchi. Occorre collegare le informazioni, i files, contestualizzarli, controllare la veridicità di quello che “dowloadiamo”, perché l’altra faccia dell’accessibilità della rete è il caos. Bisogna passare dall’informazionismo alla cultura. Occorre anche recuperare un rapporto emotivo con la musica che immagazziniamo: avere solo le cose che riteniamo importanti. Abbandonare il resto. Fare delle scelte costringe a porsi il problema di “cosa è meglio”, a prendere delle posizioni e abbandonare i qualunquismi.



Paolo Fresu feat. Kraftwerk - The Robots - live @ B Side

Domani la terza ed ultima parte dell'intervista

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per le opinioni che avete espresso!!!...La penso anch'io così e inoltre credo che le canzoni e le loro parole siano importanti da comprendere per poter capire nel profondo il vero messaggio che il cantante ci vuole trasmettere.Solo attraverso i sentimenti arrivano le vibrazioni al cuore!!! ciao kiss kiss
giada :-)

Anonimo ha detto...

La musica se bella e importante riesce a trasmettere gioia! Deve essere fantastico scegliere e trasmettere emozioni come Alessio che,dedica con passione a noi ascoltatori magici momenti... Continuate pure noi siamo in ascolto!!! by sister