giovedì 28 gennaio 2010

Ancora Tu

L'ho visto pure ieri.

Il lungo bastone intarsiato. I capelli color argento. Un passo lento ed elegante, ma soprattutto il sorriso di chi ama la vita.
Il luogo più o meno era lo stesso, la semicurva a destra prima d'incamminarmi per la via che mi riporta a casa.
Come al solito su marciapiedi opposti, d'altronde mica dobbiamo fermarci a conversare.

Ecco lui, come tante altre persone che non conosciamo, ma che sistematicamente incontriamo ogni giorno nei medesimi orari e/o luoghi, fanno parte a mio avviso di quella categoria che mi piace definire amici potenziali.

Tutti ne sono provvisti. Che sia il gruppo seduto vicino a noi nell'autobus che ci accompagna al lavoro, che sia il solito bancario che ci anticipa nella lettura della Gazzetta al bar all'angolo oppure che sia la signora con in mano varie monetine che compongono un Euro e ci chiede se le consegnamo il carrello, quando noi stiamo per riagganciarlo dopo aver scaricato esausti le buste della spesa, non conta. Sono tutti amici potenziali.

E come succede per l'altra categoria, quella dell'amico
d'infanzia immaginario, che difficilmente si ammette di averlo avuto, anche per gli amici potenziali c'è un po' di restio nell'esternare la loro esistenza.

Sapete che faccio, quasi quasi apro un nuovo social network, dove invece di ritrovare i vecchi amici di scuola, c'è la possibilità d'incontrare tutti i nostri amici potenziali. Nei parametri della ricerca non si dovrà inserire il nome della persona, d'altronde a noi sconosciuto, ma i luoghi e gli orari dei suoi spostamenti. Così ancora una volta potremmo esclamare: "Ancora Tu!".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

verissimo

Anonimo ha detto...

Potrebbe essere una buona idea, ognuno di noi vive questa verità ogni giorno!... ciao ciao

Anonimo ha detto...

io la chiamo la mia comunità. Persone che stanno vivendo la mia stessa esperienza, piccola o grande. La mia comunità è la mia famiglia. La certezza che non siamo mai soli.