mercoledì 27 gennaio 2010

Perché ricordare

Non sono mai stato un sostenitore delle celebrazioni. Spesso appaiono caricature di una tragica storia. Finzioni di eventi incapaci a rappresentare un reale passato.

Ma la memoria è molto più di tutto ciò. Ricordare non è solo una ricorrenza. Non ci si può fermare solo alla commemorazione. Come diceva Primo Levi "se comprendere è impossibile, conoscere è necessario".

Ecco la memoria è il nostro bagaglio di conoscenza. E' la chiave che ci permette di capire. A questo punto ben vengano cerimonie che ci dicono "fermati un attimo, guarda cosa è successo, cerca di apprendere". Uno sguardo al passato, per comprendere meglio il nostro presente, per cercare di creare un futuro migliore.

Questo vale a maggior ragione oggi, dove la memoria sembra un optional. Bastano pochi anni per spazzare via situazioni e accadimenti importanti. Oggi, dove c'è un tema che si chiama integrazione che goffamente viene affrontato, quando viene affrontato.

Chi ricorda viene accusato di fare retorica. Mentre il pensiero non ha bisogno di essere etichettato. Il pensiero ha necessità di essere alimentato e una fonte basilare è la memoria medesima.

27 gennaio 2010.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

La giornata della memoria, una risonanza forte e particolare ma di breve durata... Hai ragione, solo la nostra mente può essere la sola e sincera "scatola" dei ricordi sgradevoli o piacevoli sempre dentro di noi...Nulla può sostituire i nostri pensieri! :) ciao ciao sister