mercoledì 3 febbraio 2010

Mio cugino Frank - Parte seconda


Leggi la prima parte

ILBETTA: “Certo che il tuo percorso si fa sempre più articolato. Ormai ho perso il conto di quante sono le forme in cui Cianuro riesce ad esprimersi. Quadri, fotografia, sculture, installazioni e poi che altro?”

Frank: “Da un po’ di tempo a questa parte mi sono avvicinato alla completezza del tutto… mi spiego, mentre prima tutte queste forme d’espressione delirante le mantenevo a comparti stagni, indipendenti, separate le une dalle altre, ora cerco di farle confluire tutte in un disegno unico, in una forma totalizzante… la comunicazione.


ILBETTA: “Ed ora su cosa stai lavorando. Quale sarà la prossima opera di Frank Cianuro?”

Frank: “Da un punto di vista artistico sto lavorando ad un progetto che a breve diventerà mostra, intitolato “NAKED SOULS, le stelle rivelate”. Con questo progetto di visual art cerco di ridare (molto modestamente n.d.r.) visibilità a tutte quelle attrici e starlette della Hollywood anni '30 e '40 che potevano diventare famose quanto Marilyn ma che in realtà non lo sono diventate. Ho raccolto nel tempo vecchie fotografie patinate delle attrici e le ho rielaborate attraverso il mio stile inquieto."


ILBETTA: “So che hai iniziato anche delle collaborazioni con altre realtà. Raccontami un po’ di questo RabdoStudio?”

Frank: “Ogni cosa è illuminata (per citare l’omonimo film), che in una sera d’estate mi ha fatto incontrare casualmente la figura che più di qualunque altra mi ha infiammato l’anima con la forza delle proprie visioni, il mio mentore, ma soprattutto (e lo dico con una punta malcelata d’orgoglio) vero amico, Fabrizio Mirandola. Con Fabrizio ci siamo incontrati casualmente per partecipare insieme ad un progetto che ci vedeva entrambi coinvolti. Ricordo con grande felicità quel momento, eravamo io e altri amici ospiti in terrazza da Fabrizio, intenti a produrre strategie di lancio per un prodotto, poi tutto d’un tratto l’elegante e spesso felice padrone di casa mi parla di un suo progetto chiamato Artigiani Audaci, e vedo che a stento trattiene l’entusiasmo per questa visione che da tempo lo rincorre, eravamo sul tetto di Cherubine City, ma era come stare nella nostra cantina due metri sotto terra caro il mo cugino, la stessa folle magia... Ho capito subito che non c’è limite al cielo se tieni stelle in cuore, ho detto a Fabrizio di portare una bottiglia di buon vino, e in una notte uguale a tante altre ma diversa da tutte, abbiamo iniziato a camminare insieme sulle nostre visioni. Lì, in quel preciso istante è nato senza neppure la coscienza di averlo creato RabdoStudio (Vizionary Agency).


ILBETTA: “Quindi il progetto Artigiani Audaci è stato così partorito. Ma in cosa consiste e come è stato accolto? Se non erro, è legato ad una nuova visione di questo distretto del Mobile, forse piuttosto provocatoria rispetto all’approccio conservativo che c’è sempre stato.”

Frank: “Qui devo mettermi la cravatta caro cugino… ehm… dunque, Artigiani Audaci è un progetto complesso ed ambizioso che nasce con l’obiettivo di coinvolgere creativi ed aziende in un’attività di comunicazione e di sperimentazione, finalizzate a produrre i contenuti di un più articolato piano di sviluppo destinato ad aprire l’artigianato locale a nuovi mercati e a nuove opportunità di relazione con i circuiti della creatività e del design internazionale, facendo diventare il progetto stesso fulcro di gravitazione, piattaforma di sviluppo e motore di nuova energia creativa ed imprenditoriale. A fronte di tale obiettivo, la prima fase di sviluppo prevede, insieme alla realizzazione dei primi strumenti d’identità e promozione, la pubblicazione di un web site creative e con le aziende saranno elaborati e raccolti in una speciale, strutturato per veicolare un’informazione work in progress delle attività in atto ed attivare una comunicazione di servizio, marketing e promozione in tempo reale. I contenuti ed i materiali sviluppati nelle collaborazionipubblicazione destinata agli enti istituzionali di promozione, agli istituti di formazione, alle agenzie di stampa specializzata e a tutti i canali culturali e commerciali d’interesse nazionale ed internazionale. La presentazione del volume darà evento ad una prima mostra dei prototipi, quale futuro e periodico riferimento d’incontro tra produzione e creatività.

In sostanza, stiamo tentando di gettare le basi per la creazione di un nascente fermento creativo. Il progetto al momento è sostenuto in collaborazione con l’Assessorato allo Sviluppo del Comune di Cerea”.


In alto ME AND MY BOY - Frank Cianuro con la sua creatura rivoluzionaria! Il robot costruito da Frank insieme al padre. Un incontro generazionale. Il suo nome è Rabdo e la sua missione è di creare un nuovo ordine tra gli artigiani locali, pensare a nuove stragegie di rilancio e dare vita ad un nuovo brand immaginifico con prototipi "audaci", che sappia parlare al nuovo mondo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi vien da chiedere....chi è Frank e chi è il robot ;)) By Adè

Anonimo ha detto...

La situazione diventa sempre più interessante...che altro dovremmo aspettarci da questa fonte di idee, creatività e fantasia ? Mi sembra di stare in un momento di sogno dove la creazione non ha confini...Complimenti a Frank e al mitico "Geppetto" che ti aiuta nelle opere! ciao ciao sister

Anonimo ha detto...

persona intrigante sto cianuro vediamo cosa ha in mente per il futuro