giovedì 25 marzo 2010

Figurati... noialtri - Parte terza


Leggi la seconda parte


Nemmeno il tempo di concludere la mano a tresette, che fa l’entrata alla trattoria dalla Marisa tutto euforico Caio. “Ra… ra… ra… ragazzi siete pronti? La… la… la… la Mina ci aspetta”. Tra un misto di stupore ed eccitazione prende parola Giovanni, il mio compagno di gioco. “Caio se è una stupidata e ci fai interrompere la partita per niente, questa volta mi arrabbio seriamente”.

“Gia… Gia… Gia… Gianni, va accendere la tua Morini, che Toni, il butta… butta… butta… buttafuori del Dancing Sirenella, ci aspetta alle 23 pre… pre… pre… precise davanti alla porta di servizio. Non un minuto in più. Chi… chi… chi… chi sarà con me per quell’ora entrerà a… a… a… a vedere l’esibizione de… de… de… della Mina”.

E’ vero che Caio esagera, però stavolta ha assunto un tono deciso. Detto questo ci guardiamo in faccia e dopo decidiamo di credere alle parole di Caio, anche perché se non fosse vero, non potrebbe presentarsi in circolazione per un bel po’ di tempo.

Siamo in sei con due moto. Gianni fa salire Caio. Io sulla mia Capriolo, l’apprendista dentista Carlo, mentre Mario il meccanico e Ciano il salumiere, prendono in prestito un paio di biciclette appoggiate al tre piedi con la lista del menu della Marisa presente all’entrata della trattoria. Tanto i chilometri da fare sono pochi e poi ben attaccati alle nostre braccia li tireremo per gran parte del percorso.

Partiamo e intanto la nebbia si abbassa ancor di più, ma quella non è un problema, è talmente una costante che spostarsi d’inverno senza di lei sembrerebbe innaturale.

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Non ci posso credere. Siamo qui di fronte a lei. La sua voce è ancor più bella di quella sentita in radio. La sua presenza scenica è catalizzante. E c’è ancora qualcuno che osa dire che non durerà più di due e tre anni. Finché c’è musica lei esisterà. Caio che è un sempre ben informato mi dice che addirittura andrà a Sanremo il prossimo anno. Cencio dovrà ampliare la stanza del bar dove ha messo questo apparecchio se sarà vero.

Che naturalezza. Che semplicità. Sembra che non abbia nessuna difficoltà nel fare certi acuti. Se esistono dei doni divini, credo proprio che questa Mina quello della voce l’abbia ricevuto. E’ da più di un’ora che ci sta regalando emozioni.

Ecco una pausa. E ora che sta facendo… sta andando verso quel tipo che sta parlando con Caio. Non ci posso credere ha dato la mano a Caio. Ma guarda un po’ questo disgraziato. No, stanno venendo verso di noi.

Ragazzi la signora… Mina, prima di riprendere il concerto, voleva salutarvi ed è così gentile che si presta a fare una foto con… noi”, dice Caio dimenticando il suo problema vocale e scandendo inesorabilmente ogni singola sillaba.

No, questa storia un giorno la dovrò raccontare ai miei figli. Io con la mia cantante preferita.

Fermi un attimo… un sorriso e… fatta! Ecco immortalata anche questa serata”.

Ecco ora ringraziamo la signora Mina e lasciamola risalire sul palco, per deliziarci ancora un po’ con la sua splendida voce” – dice il tipo che prima parlava con Caio e che ora, so essere il manager della cantante.

“Caio dimmi che è tutto vero e che non è un sogno. Che ore sono, che giorno è?”

Tornando vistosamente a balbettare mi dice: “Vi… Vi… Vi… Vittorio, è mezzanotte e me… me… me… mezza. E’ sabato, anzi è già do… do… do.. domenica. Domenica 2 febbraio 1959 e tra po… po… po… poche ore… si sposa il figlio del far… far… far… farmacista”.


Nella foto una giovane Mina ad inizio carriera ed il primo a sinistra è... mio padre :)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E allora buon compleanno Mina! by adè

Anonimo ha detto...

fantastico betta!!!

stefano s.

Anonimo ha detto...

Che bello e che emozione rivedere quella foto... Bravo, mi hai fatto scorrere dei forti brividi e tanti ricordi!! ciao sister

paolo barbarotto ha detto...

che dire?
Che figata!