mercoledì 17 marzo 2010

Nicola Farronato "Qui Bassano, a Voi la linea... resto del Mondo" - Parte seconda


Leggi la prima parte


ILBETTA: “E veniamo al momento zero, quello che ti ha permesso di capitalizzare tutto ciò che avevi appreso. Come è avvenuto il cambiamento, quando è sopraggiunta la consapevolezza che attraverso la rete si può creare e condividere conoscenza?”

Nicola: “La passione per la rete credo di averla acquisita giorno dopo giorno, e così coltivata pure, visto che la considero una soglia di contatto dal potenziale ancora inespresso… tornando alla tua domanda, beh, mentre non credo di avere ancora capitalizzato, sono certo ci sia stato un punto zero, che si è distinto dalla corsa quotidiana, ed ha lasciato il segno indelebile sulla mia traiettoria. Credo proprio coincida con una delle tante conoscenze di questi ultimi anni, datata 2005. La rete l'ha facilitata, l'intelletto sviluppata, questo si. Lui è uno dei massimi esperti internazionali di executive education, e insegna management dell'idea a Parigi. Si chiama Isaac Getz, e quando ho letto il suo trafiletto su un quotidiano locale è scoccata una scintilla... dopo 2 ore gli mandai una email fiume, dopo 2 giorni eravamo al telefono...


ILBETTA: “Qual è stato il tuo primo progetto di questa tua nuova fase di vita?”

Nicola: “Mi ci sono voluti mesi per collocarlo nel mio contesto quotidiano, e anni (ora lo posso dire) per coglierne la portata. Eppure era una cosa semplice, un messaggio lampante: (ri)mettere l'uomo al centro del sistema innovazione, e da li accelerarlo e poter creare nuovo valore, con gli stessi elementi. Ho girato più volte l'Europa, con ogni mezzo, per presentarlo, andando a bussare a porte concatenate l'una all'altra da indizi comuni, che la maggior parte delle volte si aprivano, e dischiudevano un altro mondo da capire, avvicinare, scrutare. Tutto questo ha preso forma in un nome, che più che un brand assomiglia oggi per me all'etichetta dell'abito che mi piace mettere ogni mattina: Smile@Work!"


ILBETTA: “Ma se non sbaglio poi questo Smile@Work è stato selezionato nel 2006 come uno dei progetti più innovativi. Addirittura ti hanno contattato per un format televisivo a riguardo. Com’è andata?”

Nicola: “Smile@Work non ha ancora accelerato l'innovazione mondiale, ma certamente lo ha fatto con me e le mie relazioni globali. Nel giugno 2006 ha debuttato sotto forma di modello innovativo per organizzare distretti della conoscenza ad un congresso EU a Napoli, poi da li il coinvolgimento in un progetto ministeriale dallo slogan inn-ovation: innovazione con ovazione, dove si sarebbe dovuto produrre un nuovo format per TV regionali sul canale di Stato, sfumato alla fine per intoppi di percorso burocratico (continuiamo pure la conta dei progetti falliti …). Da li è ritornato nel cassetto per un po', fino a che ne è riuscito sotto forma di idea editoriale. L'ultimo avvistamento ne parla bene, pare sia la volta buona quest'anno … ma sai sotto che forma?!!"

ILBETTA: “Poi c’è Back2Africa, un progetto che ben conosco visto che ne è stata coinvolta anche la mia amica Manu. Parlamene un po’ e soprattutto raccontami quale sarà la sua evoluzione?”

Nicola: “Back2Africa è stato un collante incredibile nel tenere uniti tutti questi elementi, soprattutto nella loro fase iniziale. E' partito in modo estemporaneo, anche lui; la scintilla l'ha presa nel 2006, dal piacere di scrivere qualche rima in una torrida notte agostana. Racconta di un nuovo modo di parlare d'Africa, nel nostro piccolo mondo locale, dove la nostra società si è fusa con una moltitudine di culture, troppo in fretta, e senza conoscerle. Di tutte le etnie, quella black mi ha da sempre affascinato, tanto è che questo progetto nasce dalla suggestione di un paesaggio del Continente Nero, reale o immaginario che sia, fatto di colori, suoni, canti e gesta uniche. Ho avuto la fortuna di trovare in alcuni amici la voglia di condividere questa visione fantastica, di sfidare l'inesperienza comune, di proporre un messaggio fresco, che sappia parlare di Africa senza essere scontato, conciliando cultura-solidarietà-divertimento. Sono passate 4 edizioni, in un tutt'uno di crescita, dall'entusiasmo, all'energia, alla partecipazione. Oggi, alla soglia della 5^ comparsa sul teatro di una bellissima villa veneta (17/18 luglio prossimi), B2A vuole diventare un festival di cultura black, che dia spazio a tutto ciò che da quei luoghi è partito e si è sparso in frammenti ovunque, riportandolo per la lunghezza di qualche giorno che assomiglia a notte, sotto un cielo stellato della Savana …


Nella foto Nicola Farronato (il secondo a destra) insieme ad alcuni collaboratori dell'evento Back2Africa

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Indubbiamente molto interessante!!! Aspettiamo domani per il seguito;) by adè

Anonimo ha detto...

La determinazione di Nicola devo ammettere è invidiabile.Un percorso presumo non facilissimo e per questo meritevole di complimenti... Bravo!! ciao sister

Firuzeh ha detto...

Mi sembra molto interessante e innovativo quello che il tuo amico sta mettendo i piedi, nuove frontiere e grande fantasia...