giovedì 18 marzo 2010

Nicola Farronato "Qui Bassano, a Voi la linea... resto del Mondo" - Parte terza


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ILBETTA: “E lo YEAM invece, in cosa consiste?”

Nicola: “YEAM è un progetto a cui tengo moltissimo, che in questi ultimi 2 anni ho fortemente voluto tenere in piedi, e che spero di far decollare presto come merita. Young European Avantgarde Minds è un open network prima di tutto, fatto da giovani che stanno cercando nuove opportunità per dare vita ad imprese innovative. E' stato concepito a Berlino alla fine del 2007, parlando per ore con un giovane creativo tedesco su un locale di Kreuzberg. Il filo conduttore è la condizione dell'imprenditore nella Economia della Conoscenza, quindi la figura dell'imprenditore della conoscenza. Io in questo momento mi ritengo tale, e con YEAM ho voluto creare un punto di riferimento per raccogliere approcci differenti attorno a questo tema, immaginando un faro del XXI° secolo, rivisitato per segnare la via ai giovani talenti che viaggiano lungo le rotte internazionali dell'innovazione. YEAM in questi primi 2 anni è stato concettualmente più vicino ad un think-tank, nel quale via via ho aperto la porta alle persone più interessanti che trovavo, lungo la mia rotta dell'innovazione. Abbiamo avuto una serie di piccoli grandi riconoscimenti: da reti internazionali di alta formazione come INTENTAC (Accademia Internazionale dell'Imprenditoria), a corporates come INTEL, a consorzi dell'innovazione come IVI (Innovation Value Institute)".


Chissà perché, ma più Nicola parla, più ho la strana e piacevole sensazione di trovarmi come davanti ad uno specchio. Al di là del suo anticonformismo nel modo di fare, sembra che abbiamo una visione molto simile.

Lui crede nel valore della rete, in un’economia della conoscenza ed è in continuo fermento per sviluppare gruppi di lavoro con competenze diverse, ma con una forte eccellenza ed entusiasmo che li contraddistingua.

Io, al di là che abbia la cucina ad ufficio come lui, sto perseguendo questo cammino di mecenate d’anime, fortemente convinto che ci siano grandi persone attorno a noi, con delle idee, progetti innovativi da portar avanti, alla faccia di una politica che ci vuole tutti involuti, mediocri e… corrotti.


ILBETTA: “Quali sono state le difficoltà maggiori che hai trovato nel tuo cammino?”

Nicola: “Sai Andrea, mi piace pensare che le difficoltà più grandi sono quelle che mi sono creato da solo, ovvero tutte quelle paure, incertezze, sensazioni dal caso con cui devi imparare a convivere se questo è il tuo lifestyle. Una cosa è certa: fare innovazione dal basso verso l'alto oggi in Italia non è facile, e non alludo ai soliti commenti critici su Istituzioni, intrecci di interessi, burocrazia... c'è molto di peggio, si chiama cultura media. Una delle cose più difficili è spiegare a chi ti sta attorno quello che fai, quello che cerchi di cambiare, e quello che vorresti realizzare. La rete in questo ti viene in aiuto, ti permette di coltivare terreni ubiqui fatti di relazioni che fisicamente non potresti magari sostenere, vuoi per la frequenza, vuoi per la complessità. Io per ri-equilibrare questa posizione continuo a sviluppare legami di rete globali, sia reali che virtuali, auspicandomi che i passi della nostra società possano accelerare in questa direzione, creando un terreno più fertile per lo crescita di nuove idee e imprese innovative".


ILBETTA: “Senti Nicola e questo 2010 cosa prevede? E’ vero che ti stai attivando per una start-up in Silicon Valley legata al lancio di una nuova impresa mobile?”

Nicola: “Il 2010 è partito molto intenso, e ci sono tante cose in cantiere, tra cui si, anche almeno una start-up legata ad un nuovo servizio web e mobile. La Silicon Valley rimane il luogo più attraente da questo punto di vista, stiamo valutando proprio in questi giorni le opzioni e le modalità. Lavorare per un nuovo progetto è entusiasmante, anche se bisogno essere chiari con la propria creatività nei rami da tagliare. Su quest'anno c'è una grande aspettativa, e quello che ne uscirà punta ad avere un altissimo impatto …non posso dire di più per ora :)


ILBETTA: “E da grande… cosa farai?”

Nicola: “Mi piacciono i sogni nei cassetti, quindi penso che ne cercherò di nuovi da aprire... come pure cercherò un Re, e ascolterò le sue parole: comincerò dall'inizio, andrò sempre avanti fino alla fine, e lì... penso che non mi fermerò! ;)"

Dopo un’ora di intensa conversazione chiudo la chiamata con Nicola. Sorgono in me due sentimenti. Il primo è un rammarico per non averlo conosciuto prima. Il secondo è la felicità che adesso che ci siamo incontrati, potremmo fare qualcosa di bello insieme. Che ne dici Nicola, accetti la sfida?


In alto il logo dello YEAM - Young European Avantgarde Minds

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E vai con la sfida! By ade

Anonimo ha detto...

Hai proprio un gran dono Betta nel ricercare per poi trovare dei personaggi veramente affascinanti... Credo fermamente che Nicola la tua sfida oltre che accettarla saprà pure combatterla!ciao sister