giovedì 15 aprile 2010

Di un'elegante ironia

Dopo Mike, ecco che un altro pezzo di storia televisiva che se ne va. Una televisione che non c'è più, non solo perché i vecchi televisori in bianco e nero con i grossi valvoloni sono stati sostituiti da giganti schermi al plasmo, ma perché non c'è più quella poesia che c'era allora.

Anche Raimondo, con la sua elegante ironia, è stato una persona che è entrata nelle famiglie di tanti italiani. Dagli sketch con Tognazzi all'indimenticabile accoppiata con Sandra. Un binomio quest'ultimo giocato su una reciproca sopportazione, ma di una travolgente fusione e intesa.

Un uomo che ci ha fatto divertire. Che ci ha fatto apprezzare la semplicità delle cose. Che ha saputo essere professionale, pur mantenendo il contatto con la gente. Raimondo ha saputo essere grande senza forzare mai, con discrezione, in modo amichevole e coinvolgente.

Ha saputo farci ridere senza artifizi. Ha saputo prendersi in giro, prenderci in giro. Ecco questo è un insegnamento non da poco da adottare nelle nostre difficoltà quotidiane.
Grazie Raimondo per i piacevoli momenti che ci hai regalato e per i sorrisi che ci hai strappato.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao raimondo ti ricorderemo!

Fred ha detto...

Non sono solito fare troppi commenti su questi avvenimenti perché poi si rischia di cadere nel banale, dico solo che a ripensarci adesso credo sia veramente l'unica persona, e non solo del mondo dello spettacolo, che non ho mai visto arrabbiata, rissosa, infastidita o altro. Lui era un gran signore. Grazie per quello che ci hai dato.

Anonimo ha detto...

Io lo definisco semplicemente un "grande". Quale fusione migliore quella che ha portato nelle nostre famiglie tra ironia, semplicità e umiltà...Grazie Raimondo ci mancherai!!! ciao ciao