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mercoledì 15 febbraio 2012

L'ironia di Twitter: il lato bello di Sanremo

C'era un unico modo per uscirne fuori. Di fronte ad uno spettacolo televisivo che ha toccato il suo picco più basso (nemmeno L'isola dei Famosi aveva osato così tanto), è stato il cinguettio di Twitter a risollevarne le sorti. L'iniziale critica degli utenti si è trasformata in una sorta di commento talmente ironico, da rendere digeribile lo scempio che accadeva sul piccolo schermo.


Gli autori di questa edizione del Festival di Sanremo sono stati soppiantati da una schiera di persone normali che in un evidente imbarazzo e incredulità di fronte a ciò che accadeva, ha saputo reagire nel modo migliore: utilizzare l'ironia.


E' così che graffianti battute alternate a divertenti riflessioni hanno reso non solo digeribile la trasmissione, ma anche l'unica modalità per poterne sopportare la visione. Ora ho capito perché i comici prendono spunto, quando non saccheggiano, ciò che viene scritto su Twitter. Praticamente è un naturale serbatoio di potenziali autori. Certo i tweet non servono solo a questo. Hanno finalità molto più nobili se confrontate all'utilizzo ad esempio che ne viene fatto dalle zone di guerra. Comunque sia, ieri sera ha confermato, qualora ce ne fosse stato bisogno, che è il social network per eccellenza per commentare un evento in diretta.


Quasi dimenticavo su Twitter si è parlato anche di canzoni. Meno del previsto dal momento che l'allucinante sermone di Celentano ha occupato più di un terzo della serata. Rimane solo l'amarezza per una produzione televisiva il cui rapporto qualità/costi è tragicamente sbilanciata a favore dei secondi. Ma questo è un altro capitolo. Sicuramente meno ironico.

martedì 10 gennaio 2012

Respira la vita?

Durante le festività appena trascorse ho concentrato in una decina di giorni la televisione non vista durante il resto dell'anno. I classici film di Natale ripetuti sistematicamente. Qualche trasmissione d'intrattenimento da mettere in sottofondo. I doverosi concerti di capodanno.


Il divertimento maggiore alla fine sono stati gli spot. Molti démodé. Alcuni incomprensibili. Altri irritanti. Altri ancora tra l'ironico e l'incredulo. Tralasciando quello sulla soluzione effervescente per la stitichezza, del quale ha già ben dettagliato la Littizzetto, un altro mi ha fatto riflettere.


Ore 7 e una ragazza visibilmente amareggiata per essersi svegliata raffreddata, si risolleva la giornata dopo una spruzzata nel naso del prodotto decongestionante. Fin qui niente di nuovo, se non fosse che nella successione delle cose che può ora "finalmente" fare la protagonista ci sono nell'ordine: annusare i fiori ricevuti da uno spasimante in ufficio (capita tutti i giorni o no?); assaporare un caffè con le colleghe durante la pausa pranzo (attesa spasmodica... dopo minimo quattro ore già trascorse insieme); ma soprattutto inspirare i dolci odori dei compagni di viaggio della metropolitana (no comment). Questo sì che è respirare la vita. Vero?


Etciù!

giovedì 15 aprile 2010

Di un'elegante ironia

Dopo Mike, ecco che un altro pezzo di storia televisiva che se ne va. Una televisione che non c'è più, non solo perché i vecchi televisori in bianco e nero con i grossi valvoloni sono stati sostituiti da giganti schermi al plasmo, ma perché non c'è più quella poesia che c'era allora.

Anche Raimondo, con la sua elegante ironia, è stato una persona che è entrata nelle famiglie di tanti italiani. Dagli sketch con Tognazzi all'indimenticabile accoppiata con Sandra. Un binomio quest'ultimo giocato su una reciproca sopportazione, ma di una travolgente fusione e intesa.

Un uomo che ci ha fatto divertire. Che ci ha fatto apprezzare la semplicità delle cose. Che ha saputo essere professionale, pur mantenendo il contatto con la gente. Raimondo ha saputo essere grande senza forzare mai, con discrezione, in modo amichevole e coinvolgente.

Ha saputo farci ridere senza artifizi. Ha saputo prendersi in giro, prenderci in giro. Ecco questo è un insegnamento non da poco da adottare nelle nostre difficoltà quotidiane.
Grazie Raimondo per i piacevoli momenti che ci hai regalato e per i sorrisi che ci hai strappato.


lunedì 23 febbraio 2009

Il lato ironico della Vita

L'ironia è una componente straordinaria.
E' come la pozione magica di Asterix. Ti permette di affrontare con un approccio diverso momenti di difficoltà.

L'ironia ti fa sdrammatizzare situazioni difficili, di forte coinvolgimento emotivo.
E' un perfetto antidoto contro lo stress e la sistematica modalità dell'uomo di vedere problemi ancor prima della loro genesi.

A tutti dovrebbe essere somministrata. Come da bambini si fanno i vaccini contro determinate malattie, così si dovrebbe fare con l'ironia, al fine di essere immuni dai mali di una frenetica società moderna.

Buon inizio settimana.

giovedì 15 gennaio 2009

2009: l'anno della Pimpa

Sarà proprio lei, la mia musa ispiratrice di questo nuovo anno.

La Pimpa come simbolo della fantasia.
La Pimpa come atteggiamento ironico alla quotidianità.
La Pimpa come approccio creativo nella risoluzione dei problemi.
La Pimpa come testimonianza che le buone idee possono trovare concretezza.
La Pimpa come metafora di un mondo ideale.
La Pimpa come strumento per capire meglio i nostri bambini.

Cosa ne pensate?

Un colorato abbraccio,
l’Armando.