mercoledì 16 giugno 2010

A 23 anni sulla cima del mondo: Tamara Lunger - Parte seconda

Tamara Lunger nel suo habitat naturale: la montagna

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ILBETTA: “Com’era composta la spedizione e come sei stata accolta nel gruppo?”

Tamara: “Il gruppo era composto da Simone Moro, Denis Urubko e Aldo Garioni. Mi sentivo molto bene. Mi hanno ammesso in maniera molto amichevole, perché all’inizio ero nel gruppo dei russi, ma dopo aver fatto il trekking con loro mi hanno preso nel loro gruppo, con mia gioia, perché li conoscevo già, mentre dei russi non conoscevo nessuno.


ILBETTA: “Questa tua avventura è nata quasi per caso. Un giorno hai conosciuto il grande talento bergamasco dell’alpinismo Simone Moro e vi lasciate con una frase che poteva rimanere solo una frase di circostanza “… un giorno di porterò in Nepal…”, invece la promessa è stata mantenuta. Mi racconti un po’ di questo incontro e cosa ha rappresentato per te?”

Tamara: “Ho conosciuto Simone al mio ballo di maturità, sua moglie era la mia professoressa di ginnastica della scuola media. Lei mi conosceva e sapeva che sono una che vuole dare sempre il massimo e sapeva anche, che la montagna è molto importante per me. Con lei sono andata ad arrampicare per la prima volta. Io ero contentissima di questa stima e speravo di poter andare prima o poi con lui. Ma sapevo che sarei andata in spedizione solo dopo averlo conosciuto bene, non mi piacciono le spedizioni commerciali”.


ILBETTA: “Credi che farete altre spedizioni insieme?”

Tamara: “Chissà? Con Simone ho fatto già una spedizione l`anno scorso e… vedremo.


ILBETTA: “Tu hai sempre amato la montagna. Per un ragazzino che ama fin da piccolo il calcio ci sono degli idoli, degli atleti ai quali vorrebbe assomigliare. Nel tuo caso, c’è stato qualche alpinista al quale ti sei ispirata o comunque che ti è stato da esempio?”

Tamara: “Gerlinde Kaltenbrunner, Ines Papert e Simone Moro. Gerlinde è veramente una donna speciale, lei arrampica sempre con stile alpino, fa vie nuove, vie difficili e splende come il sole, veramente un personaggio che mi piace tanto, anche di carattere.


ILBETTA: “Sei stata anche campionessa di scialpinismo, però se non sbaglio le prime gare non disputate, ma alle quali hai solo assistito erano quello di tuo papà in rampichino. E’ vera questa cosa?”

Tamara: “Sì è vero. Ero sempre lì con tanto entusiasmo e con tutta la mia famiglia. E cosi è nata anche la mia passione per lo sport. Anche mio papà è un mio idolo, quest`anno ha vinto di nuovo la Sellaronda (gara di ski alpinismo in coppia con Guido Giacomelli) e negli ultimi anni era sempre uno dei primi nella coppa del mondo di ski alpinismo. Ho imparato tante cose da lui, sia tecnicamente sia mentalmente. È molto forte e sono molto orgogliosa di lui.


Domani la terza ed ultima parte dell'intervista

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Il tuo mondo Tamara fa sognare moltissimo. E' così bello sentire l'entusiasmo e l'amore che emerge dai tuoi racconti. Credo sia perfino difficile spiegare certe emozioni... Grazie sister