lunedì 19 luglio 2010

Scrivere di musica

Ma ha ancora senso scrivere di musica?

Esisteva una volta Musica! l'inserto del quotidiano la Repubblica. Veniva allegato al giornale ogni giovedì ed era un appuntamento imperdibile. All'avanguardia, equilibrato, autorevole. Era un viaggio nella musica, alla scoperta di nuovi generi musicali e cantanti emergenti.

Su Musica! si scriveva di musica.

Da qualche anno Musica! non c'è più e se ne sente la sua mancanza.
Di musica si continua a scrivere, ma le scelte editoriali lasciano un po' perplessi.

All'indomani della scomparsa di Musica!, la Repubblica è uscita con il mensile XL. Grandi aspettative, ma tante delusioni. Su XL di musica si scrive, ma c'è ampio spazio anche a tutto ciò che fa moda, tendenze, cinema, comics e chi più ne ha più ne metta. Insomma un gran pot-pourri di informazioni, che al termine della loro lettura, lasciano un po' frastornati e disorientati.

C'è pure la versione italiana della bibbia dei magazine musicali come Rolling Stone. Però pure qui tra un eccesso e un tentativo di eccedere, il patinato prende il sopravvento sull'anima rock della rivista, lasciando intravedere che forse è meglio essere fashion & cool (e avere buoni inserzionisti pubblicitari). Tutto questo naturalmente a discapito dello scrivere di musica.

In questo scenario poco gratificante, forse riesce mantenere non con poche difficoltà una sua identità Il Mucchio. Nonostante ciò, anche qui non si scrive solo di musica. Come ben lascia intendere la didascalia Il Mucchio è un mensile di musica, cinema, libri, politica e attualità.

Ma è così impossibile scrivere solo di musica?

Chissà forse è un ritorno naturale alle origini. Come non c'è più spazio di format musicali interessanti da vedere in TV, forse è giunto il momento di smettere di scrivere di musica. E' giunta l'ora solo di ascoltarla, che tutto sommato forse è la cosa migliore.


1 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse hai proprio ragione quando affermi che la musica forse riusciamo solo ad ascoltarla...Forse è veramente difficile scrivere e parlare di musica, o meglio pochi lo sanno veramente fare. Si tende a seguire sempre la strada più facile e più consumistica purtroppo!!! ciao ciao