martedì 20 luglio 2010

Indignazione

Oggi voglio riprendere in mano il tema dei valori presentato la settimana scorsa. Motivo di ciò è un intenso articolo che mi ha segnalato un amico dal titolo La lotta delle formiche di Giangiacomo Schiavi, tratto dal Corriere della Sera.

Leggendo questo pezzo la prima cosa che ho pensato è relativa all'indignazione. E' possibile che di fronte a quotidiane ingiustizie, a reiterati comportamenti delinquenziali, abusi e soprusi verso persone normali che fanno ogni giorno il loro dovere senza lamentarsi, non si provi un minimo di indignazione?

La cronaca giudiziaria è colma di notizie di irregolarità che partono dai piani alti di questa Italia, ma nonostante ciò leggiamo i titoloni di queste inchieste sui giornali e nemmeno il tempo di arrivare alla pagina dello sport, che la nostra indignazione per questi accadimenti si è già consumata.

Addirittura siamo così anestetizzati di fronte a queste anomalie sociali, che rischiamo di essere moralmente assenti se queste ingiustizie in dimensioni ridotte colpiscono qualche nostro amico, vicino o conoscente. Anzi c'è il rischio che venga depenalizzato il concetto d'ingiustizia con il conseguente messaggio "se lo fanno loro perché non posso comportarmi pure io così". I furbetti del quartiere hanno un forte ascendente, in una società dove è la giustizia a latitare.

Quindi non aspettiamo di essere la prossima vittima di qualche prevaricazione per svegliarci da questo torpore, iniziamo ad indignarci quando serve, dimostrando civilmente il nostro disappunto.

Il silenzio è assenso.


2 commenti:

valeria-danzonelvento ha detto...

credo che ad alcuni faccia comodo..appunto,come dici tu,se lo fanno loro...
moltissimi gli assuefatti,probabilmente per il forte senso di impotenza..
tutti "apparentemente" indignati,anche i "furbetti" che si tengon ben nascosti...
io mi sento indignata ed impotente a livello "universale",ma cerco di agire nel mio piccolo mondo di amici e conoscenti..spesso intervengo anche sostenendo a livello pratico.
qualche es:facendo da testimone in tribunale...ospitando amici in difficoltà...se la vita volta le spalle a qualcuno io lo guardo negli occhi e gli do una mano pratica...
perchè???? per principio!
questa società malconcia(e le sto facendo un comlimento!) non deve vincere!
eppure so che probabilmente nonserve a nulla se non alla persona
cosa ho scoperto? che quando tocca a me c.è spesso il vuoto..il mondo è zeppo di vigliacchi,paurosi ed egoisti,perchè di questo si tratta mio avviso.
fortunatamente il coraggio non mi manca...le forze spesso si...anche perchè ho la sensazione di esser comunque impotente.
ciao e grazie

Anonimo ha detto...

Altro argomento Betta di importantissima rilevanza ci poni oggi... Spesso non basta l'indignazione e la rabbia per tutto ciò che vediamo o sentiamo giornalmente.Viviamo in una società che vuole solo avere il comando e il dominio,per ottenerlo esercita la forza,la violenza e poi conclude con la vendetta o il farsi giustizia. Le conseguenze di tutto ciò è quello che si semina. Io di fronte a questa realtà mi sento piccola e impotente, cerco però di non mollare cercando di intervenire e mostrando disappunto nelle mie quotidianità non condivise!!! ciao ciao sister