mercoledì 6 ottobre 2010

Claudio De Angelis: una vita di concerti - Parte seconda


Nel 1990 la svolta. La società di servizi per la quale lavorava al tempo fa una serie di servizi all’interno dello stadio Flaminio. Runner, facchinaggio e naturalmente servizio d’ordine. E’ l’estate del 1990. E’ l’estate di Madonna, Pink Floyd, U2, Rolling Stones a Roma.

Se fino ad allora l’entità primaria nell’organizzazione degli eventi sulla capitale era stato David Zard, da quel momento in poi è la BBC Company, la società per la quale Claudio lavora ad assumere il ruolo di local promoter.

E proprio a Claudio De Angelis vengono affidati gli incarichi di responsabile del servizio d’ordine e di quelli legati alla produzione come la richiesta delle diverse autorizzazioni (questura, prefettura, ufficio licenze, …).


Per Claudio è l’apoteosi. Si ritrova a fare ciò che ama, nel momento migliore, dove la città è sensibile all’organizzazione di grandi eventi come l’Estate Romana e in luoghi a dir poco inaccessibili all’epoca. La Scalinata dell’Eur, Villa Pamphilj o lo stadio Olimpico.

E quando il posto per un concerto non c’era si creava. All’aeroporto civile dell’Urbe non c’era nulla per ospitare una delle tappe degli U2. E’ forse una delle esperienze più belle per Claudio. Una sfida. Fu realizzato qualcosa di memorabile. Un evento eccezionale.

Ma anche seguire la tournée di Barry White fu una grossa soddisfazione personale per Claudio. Diverse tappe. Situazioni differenti tra loro. Da grandi strutture fino ad arrivare alla realizzazione di un concerto privato, ove il cantante americano era stato letteralmente prelevato per presenziare al compleanno del figlio di un facinoroso dell’epoca.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Allora sì che erano sfide... :))

Anonimo ha detto...

Che bello... deve essere emozionante seguire una vita di concerti!!!