venerdì 15 ottobre 2010

Disco Week End: Edoardo Bennato - Burattino senza fili



Mi sono soffermato qualche minuto. La copertina era circa all'altezza del mio ventre. Proprio da quella angolazione con il suo sguardo sembrava pormi un interrogativo. Chissà cosa avrebbe voluto dirmi. Chissà se ad ognuno che prendeva in mano quel disco ponesse delle domande diverse. Personalizzate. Come a conoscere le parole che ognuno di loro voleva soffocare. Per vergogna. Per paura.


Poi ho messo la puntina sulla prima traccia e il disco è partito. E' stata tua la colpa. Un colpo allo stomaco. Mi siedo. Armonica e chitarra introducono Mangiafuoco. Una smorfia d'ironia. Poi arriva La Fata. Un sospiro di dolcezza. Non riesco a stare seduto con In prigione, in prigione. Mi alzo, mi arrabbio, ballo.


Il tempo di portare il vinile al lato B e partono gli archi di Dotti, Medici e Sapienti. Poi silenzio. A ritmo di blues è la volta di Tu grillo parlante. Salto per overdose d'ascolto in passato, Il gatto e la volpe, per arrivare ad un grande finale con Quando sarai grande.


Riposo il Burattino senza fili nella sua custodia. Penso a chi oggi potrebbe scrivere un concept album così. Non trovo risposta. Riguardo per l'ultima volta la copertina. Mi verrebbe voglia di fare una domanda ad Edoardo Bennato. Però forse questa volta sarebbe lui a non trovare risposta.




1 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande Bennato!!! Con la sua musica riesce a trasmettere continue varianti emozioni... ciao ciao sister