martedì 1 febbraio 2011

Andata, incontro e ritorno

E' fatta. Indicativamente metà marzo. Il Carnevale alle spalle garantirà che non è uno scherzo. Tra andata e ritorno circa 800 km. Otto ore abbondanti di viaggio. Contando la scarsa velocità media e le soste agli autogrill. Tutto questo in un solo giorno.


Io con il mio blocco per gli appunti. Lui con la sua reflex. Forse non useremo ne uno ne l'altra, ma questo poco importa. Noi per l'ora di pranzo ci saremo, poi li capiterà quello che dovrà capitare.


Sto già pensando cosa gli vorrò chiedere. Ma forse non gli chiederò proprio nulla. Ascolterò. Anche perché c'è molto da ascoltare. Sempre che riusciamo ad incontrarlo. Già perché noi andiamo, ma non è detto che lui ci sia.


Ne vale la pena? Sì. 
Troppo cose in comune. Troppe cose in sospeso. Tutto troppo. Quindi per non fare indigestione di punti interrogativi, dobbiamo provarci. 


Aspettative? 
Credo che sia la prima volta che ho il desiderio d'incontrare una persona che stimo. Normalmente abdico all'idea. Ho sempre paura che l'idealizzazione sovrasti la persona reale. Questa volta però sono piuttosto sereno.   


Non so se lui ci stia cercando. Magari sì e non sa come contattarci. Ecco perché andiamo direttamente a "casa sua". Una volta che sarà avvenuto l'incontro, magari sarà lui a dirci: "era ora!".


Non vi ho detto chi è? 
Anche questo poco importa. Diciamo che quel giorno che andremo, ci faremo portatori dei desideri di tutti coloro che vorrebbero incontrare una persona che ammirano, ma che apparentemente non possono farlo. 


Gli incontri sono una magia. E sotto sotto, io credo ancora nelle favole.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Dopo una simile lettura la curiosità è alle stelle credimi...Sò pure che tentare di sapere qualcosa di più è impossibile perciò mi devo rassegnare ad attendere. Spero solo che la tua favola, qualunque sia, ti possa colmare il cuore di piacere... In attesa infiniti auguri e buon viaggio!!!