giovedì 17 febbraio 2011

Ascoltando Sanremo - Parte seconda (forse anche ultima)

Le premesse che sarebbe stata una serata difficile c'erano tutte. Forfait della consorte, blindata in camera da letto sotto le coperte. Stanchezza visibile del sottoscritto, con tanto di palpebra calante. Nonostante ciò, l'onore per un impegno dato. 


L'attesa dei primi quattro "giovani". Un unico lumicino di entusiasmo. Spento inesorabilmente alla notizia che prima si dovevano riascoltare i dodici big ancora in gara.


Su codesti non mi soffermo molto. Con il secondo ascolto, il rischio d'infierire è concreto. Per questo motivo decido, con largo anticipo, di proclamare il mio vincitore di questa edizione. All'unanimità dei presenti, con voti validi uno e voti favorevoli uno, the winner are La Crus.


Un pezzo con una marcia in più rispetto agli altri. Mi spingo a dire che forse non c'è stata nemmeno gara. Come direbbe il buon "Califfo"... tutto il resto è noia. E noia è stata. Tanto che per non abbondare anticipatamente l'ascolto, cerco nel cibo un alleato. Ne esce una mug versione extra large ricolma di yogurt calorico con doppio strato di corn flakes.


L'effetto rigenerante dura poco. Alle 22.55 nello sconforto totale sento la necessità di cambiare musica. Mi ricordo una cover di Hotel California ascoltata qualche giorno fa in radio. Accendo il "grande tubo" e mentre sul palco dell'Ariston sale Davide Van De Sfroos, mi sparo in cuffia questa:





Eccezionale!


Con una riscoperta carica energetica, mi rituffo in Sanremo. Per fortuna il riascolto dei big è quasi terminato. Sono le 23.37 e finalmente entra la prima giovane in gara. Di solito ho molte aspettative in questa categoria. Forse anche troppe. Serena Abrami inizia a cantare. Tutto sommato un brano piacevole. Canzone non pretenziosa. Da cantare in bicicletta, mentre si va a fare una scampagnata.


E' il turno di Anansi. Presenta un brano reggae. "Uhm...". Non mi convince. Ho amici che suonano il genere, dandomi molto di più. Peccato.


Pubblicità. Non sia mai che mi abitui troppo all'ascolto della musica. Torniamo in diretta con la terza giovane in gara. Si tratta di Gabriella Ferrone. La partenza con un po' di elettronica mi fa ben sperare. Ma si tratta solo della partenza. Il resto è facilmente dimenticabile.


Arriva l'ultimo interprete. Finale in bellezza. Finale in jazz con Raphael Gualazzi. Gradevole, per un attimo mi rivedo un po' stile Aristogatti con Tutti quanti vogliono fare jazz. Ci sta. Poi c'è una garanzia alla tromba. Fabrizio Bosso.


Stremato mi rendo conto che quello che ho compiuto stasera è stata una vera e propria impresa. Hanno provato in tutti i modi a cercare di farmi fuori. Mi sento quasi un eroe. E' tardi, ho sonno. Vado a letto.


Forse l'esperimento dell'ascolto sanremese si ferma qui. Vedremo. Comunque sia sono solo canzonette. Fossero un pizzico più carine però non guasterebbe.


Passo e chiudo dal salone delle feste di casa mia.

3 commenti:

Firuzeh ha detto...

Te lo ripeto: sei un eroe!

Anonimo ha detto...

Secondo ascolto (anch'io ieri sera stoico come non mai) aggiornamento della mia classifica (escludendo l'effetto televoto callcenter) sul podio insieme a Barbarossa e Giusy mettiamo anche i La Cruz. Meno male comunque che ci sono i giovani! Mi piace la canzone di Nicolò Fabi (forse cantata da lui era anche meglio).

Bysususuepoigiugiugiumarkus

Anonimo ha detto...

Ti prego non abbandonarci con i tuoi spassosi commenti...Confidiamo in una tua ripresa psicologica a garantirci attimi di allegria!!! ciao