giovedì 24 febbraio 2011

Nella stanza dei bottoni

Si respirava una strana atmosfera. Abituato all'energia di pensieri ed azioni umane, lì tutto sembrava statico. La bellezza del palazzo veniva soffocata dall'asettica gestione a museo delle stanze. Le persone presenti apparivano spettatori di una messa in scena mediocre.


C'era un contrasto evidente tra ciò che rappresentava e ciò che effettivamente era. Da un lato il potere, seppur territoriale. Dall'altro un'inconsistenza operativa, seppur d'importanza strategica.


Il campanello d'allarme principale rimaneva comunque negli sguardi. Privi di entusiasmo. Svuotati di quel calore in grado di innescare la miccia delle idee. Semmai nei loro occhi si poteva intravedere un misto di spirito di realizzazione  e di disinteresse ben poco mascherato.


Leggende narrano che ciò sia il risultato di un meccanismo contorto che omologa chiunque ne diventi parte. Ciò che dovrebbe essere un ottimo punto di partenza per diffondere le proprie capacità, diventa un inesorabile punto d'arrivo, scandito da denaro in eccesso e dispersione di competenze (il termine talenti sarebbe inadatto). 


Comunque sia da quel palazzo uscivo con un gran senso di frustrazione. Ad un'unica speranza rimanevo ancorato. Che domani qualcosa potesse cambiare. Che quell'astrattezza politica diventasse concretezza sociale. Tutto questo come? Partendo dal buon esempio. Non smettendo mai di fare bene quello che si sa fare. Impegno, determinazione e perché no, fantasia. Solo così magari si sarebbero potute allontanare leggende scomode e far avanzare un nuovo modello di gestione di un Paese.


Quel domani è arrivato!

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bello sarebbe riuscire a pulire il mondo spazzando via ogni tanto un pò di sporcizia. Inizierei dalle sgradevoli e insulse persone arenate in ambienti non consoni alle loro attitudini,prive di capacità ma in grado di diffondere grande negatività...spesso purtoppo tali soggeti ricoprono ruoli importanti(chiaramente senza meriti),ed è per questo che mi sento ancora più frustata e avvilita. Consideriamo inoltre che senza interesse per il loro lavoro, senza spirito operativo e senza entusiasmo difficilmente possono aiutare il nostro Paese.Il male peggiore è che sono illuminati solo dal facile denaro,dal potere e dalla politica per vedere oltre.A questo punto l'amarezza prende il sopravento in me perciò concludo nella speranza che, persone come te Betta, prive di interessi e tornaconti ma ricche di valori,di vere attitudini, possano trovare la giusta e meritata strada per raggiungere ottimi obiettivi... ciao ciao