Permettetemi una regressione su Sanremo. E' l'anno 1967 e Don Backy in coppia con Johnny Dorelli presenta questo brano: L'Immensità.
Vi parlo di questo brano fondamentalmente per due motivi. Il primo perché non abbiamo perso le buone abitudini. Il mecenate d'anime ha iniziato un suo nuovo percorso con le proprie gambe, ma continueremo a proporre dischi suggeriti dagli ospiti, quando ci sarà l'occasione. In questo caso Valdo Vaccaro, anima della settimana su www.ilmecenatedanime.it ha espressamente segnalato L'Immensità, come una delle sue canzoni preferite.
Secondo motivo, del tutto personale, è che condivido pienamente questa scelta. Questo brano lo porto ben vivo dentro di me. Per vari motivi. Ricordi, emozioni, immagini, ma soprattutto associazioni. L'Immensità mi lega in maniera indissolubile ad una persona a me molto cara. Forse è un modo per sentirne meno anche la sua mancanza.
Detto questo ho recuperato un doppio album di Don Backy dal titolo Cult, che raccoglie molte delle sue canzoni, suddividendole in due periodi ben precisi: 1962-1967 e 1967-1971. Proprio L'immensità, sembra fare da spartiacque per Don Backy che nel 1968 con quanto successo con Casa Bianca, si distacca inesorabilmente dal Clan Celentano.
In questo doppio volume oltre a L'Immensità, si possono trovare altri brani storici come ad esempio Poesia o Canzone.
Insomma se volete fare un piacevole tuffo nel passato musicale (ma non solo) italiano, vi invito all'ascolto di questo disco. E' un modo anche per riscoprire un grande cantante, musicista e autore come Don Backy. Forse non sufficientemente celebrato, che proprio nel 2010 ha pubblicato un suo nuovo disco dal titolo emblematico Il mestiere delle canzoni.
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