mercoledì 23 febbraio 2011

A tempo di singhiozzo

Il respiro l'avevo trattenuto. Un altro po' e avrei potuto candidarmi per qualche gara in apnea. Succo di limone era stato ingerito. Avevo in circolo un livello di acidità degno di un Guinness dei primati. Mi ero già prestato a posizioni circensi per bere acqua dal bicchiere dal lato opposto del normale ed avevo assistito all'intero primo tempo del film Nightmare.


Niente da fare. Il singhiozzo perpetuava. Non ci sarebbero stati particolari problemi, al di là del fastidio di un respiro sincopato, se non fosse stato che, da lì a dieci minuti avrei dovuto incontrarmi per la prima volta con una persona. Una persona alla quale dovevo presentare un progetto di lavoro.


Non avrei mai potuto sostenere una conversazione in talune condizioni. Ogni cinque parole un sussulto. Al massimo avrei potuto improvvisare uno scat alla Gegè Telesforo, fingendo di riprodurre il suono della batteria con la bocca. Ma non era il caso, dal momento che si trattava pur sempre di un appuntamento a carattere professionale.


Le lancette dell'orologio scorrevano inesorabilmente. Scandivano alla perfezione la frequenza del singhiozzo. Ormai ero spacciato. Tra qualche istante il citofono avrebbe suonato. 


Un ultimo lungo respiro trattenuto, interrotto da tre secchi colpi alla porta. Era arrivato. Aveva trovato il cancello d'ingresso aperto ed era già fuori dal mio appartamento. Senza notare l'inconsueta bussata, invece di suonare il campanello antistante, chiesi chi era e lui si qualificò correttamente. 


Non c'erano dubbi. Aprii e sobbalzai all'indietro, quasi a voler amplificare con tutto il corpo quel mio ultimo singhiozzo. Già perché appena presa visione della persona il singhiozzo terminò. 


Quello che non ero riuscito a fare prima, nemmeno assistendo a Freddy Krueger in azione, ci riuscì quel uomo davanti a me. Normalmente non mi soffermo molto sull'estetica delle persone, ma costui era veramente inquietante. Per fortuna questo aspetto non particolarmente gradevole, andò a scemare a favore della sua notevole simpatia.


Quando si dice che la realtà supera la fantasia. Comunque sia alla fine è stato un piacevole incontro, senza ulteriori sobbalzi, se non in occasione di qualche irrefrenabile risata.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Spero che nonostante l'inquetudine di questo incontro ci siano stati esiti positivi... ciao ciao