venerdì 4 marzo 2011

Disco Week End: Radiohead - The King Of Limbs

E' stata una settimana intensa. Prima con il viaggio di Giorgio Serafino, Giuliana Foresi e il Generale Lee nel triangolo d'oro dell'Asia. Poi con l'incontro energetico di Franco Bolelli.


Da loro ho cercato di cogliere anche dei suggerimenti musicali. Giustamente Giorgio e Giuliana, hanno qualche difficoltà ad ascoltare musica durante i loro spostamenti in Vespa 50. Anche se, tra le varie scoperte che stanno facendo, c'è sicuramente quella legata alla musica locale, che trovano andando in giro per la Thailandia, il Laos e il Vietnam.


Una canzone però che da sempre accompagna i nostri "tre" viaggiatori è Nothing Else Matters, una delle ballate rock più famose dei Metallica.


Parlando invece con Franco, la scelta di Lorenzo Jovanotti sarebbe stata scontata, ma dal momento che ORA lo abbiamo già presentato come disco week end, gli ho chiesto qualche altra indicazione sonora. E la scelta è ricaduta sui Radiohead.


A questo punto, non potevo desistere dal loro nuovo album, da poco uscito e che avevo già pre-ordinato online


L'album in questione e quindi disco week end di questa settimana è The King Of Limbs. Che disco è? Non è facile dargli una connotazione. Forse proprio non è possibile. Ad ogni nuovo ascolto, emergono sfumature diverse. Certamente non è un disco semplice. Immediato.


La sensazione che ho avuto  dopo il primo ascolto è stata quella di essere su una navicella spaziale pronta per il lancio. Questo perché la tracklist dell'album è così perfetta da essere divisibile in due momenti emozionali ben precisi. 


La prima parte è quella, dopo l'accensione dei motori con Bloom, dell'accelerazione più completa. Il distacco dal suolo con Morning Mr. Magpie, Little by Little e Feral. Brani di pura adrenalina. Una spinta anche frenetica verso lo spazio.


La musica sincopata (e il relativo ballo di Thom Yorke nel video) di Lotus Flower fanno capire che da un momento all'altro accadrà qualcosa. 


Quello che accade è che la nostra navicella può spegnere i motori e rimanere estasiata nell'ammirare lo spettacolo dato dalla visione dell'infinito. E questo momento sublime è perfettamente legato alle note di Codex, Give Up The Ghost e Separator.


Insomma l'ascolto di questo disco è un fantastico viaggio. Non privo di difficoltà che, se superate, permettono di gustare l'intero tragitto.




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