lunedì 7 marzo 2011

Attrazione fatale

Ho un'innata attrazione per le diverse forme artistiche. Lo stupore di fronte a un quadro. L'emozione durante la lettura di un libro. La bellezza nell'assistere ad una rappresentazione teatrale. Però, non c'è niente da fare, una su tutte primeggia. 


Colei che fa diventare fatale questa attrazione è la musica. Un'attrazione che va al di là dell'ascolto di una canzone. S'innesca una voglia di scoperta. Una voglia di conoscere le sensazioni che stanno dietro ad un cantante, ad un musicista. 


Ecco che allora vagheggio con i pensieri alla ricerca delle emozioni che possono suscitare la stesura di un brano. Cosa può provare un'artista sul palco durante un concerto. Quanta di quella passione primordiale è rimasta, magari dopo anni di attività.


Questi interrogativi mi si sono riproposti anche ieri sera. Una serata di musica più guardata che ascoltata. Prima la visione di uno speciale dedicato alla tournée di Chris Rea in giro per l'Europa e poi lo storico concerto da Londra di Bob Barley, live at the Raimbow.


Due situazioni apparentemente lontane tra loro, ma ugualmente d'interesse. Nonostante la mia conoscenza musicale di Chris Rea sia limitata, è stato coinvolgente vedere il backstage del Farewell Tour del 2006, che praticamente ha toccato l'intera Europa. Spostamenti, preparazione, ma in particolar modo i pensieri di un'artista, che comunque ha alle spalle un discreto numero di anni di carriera. Sentire dalle dirette parole del protagonista  il suo stato d'animo nell'affrontare giorno dopo giorno situazioni e pubblici differenti, ha un suo valore non indifferente.


Poi questa attenzione, paragonabile alla visione di una puntata di SuperQuark, si è ulteriormente espansa con Bob Marley. Qui la conoscenza artistica era molto più ampia, quindi mi sono permesso di abbassare il volume e di radiografare cosa succedeva sul palco. Anche qui l'esperimento è stato alquanto interessante. L'energia espressa dal reggae di Marley, era non solo musicale, ma anche di presenza sul palco. Là sopra s'intravedeva una forza attraverso il carisma dell'artista, le sue movenze, il suo modo di danzare, il suo sguardo intenso, nonostante fosse spesso con gli occhi chiusi mentre cantava.


Ho deciso. Questa attrazione mi ha definitivamente conquistato. Un giorno scriverò la biografia di un cantante. C'è qualcuno che si offre?



1 commenti:

Anonimo ha detto...

Non godo purtoppo di una conoscenza musicale importante, ma di una cosa sono certa,il personaggio da te citato ha un carisma e un energia da contagiare chiunque...L'attrazione è avvenuta, bravo Betta!!!