martedì 19 aprile 2011

Qualcosa di nuovo da imparare

E' come quando ti tolgono le rotelline dalla prima bicicletta. Sembra un'impresa titanica. Mantenere l'equilibrio solo su due ruote. Impugnare il manubrio, sapendo che ogni piccolo movimento, provocherà un cambio di direzione. La tensione. L'emozione. Forse è tra i momenti più significativi per un bambino. Un passo nel sentirsi grande. Autonomo. Indipendente.


Quelle stesse sensazioni si ripresentano quando dobbiamo imparare qualcosa di nuovo. Che sia più o meno facile, comunque c'è sempre un senso di inadeguatezza. Non essere in grado di farlo. 


Un nuovo lavoro. Un nuovo progetto. Un nuovo esame. Una nuova lingua. Una nuova cosa. In alcuni casi magari ci abbiamo dedicato tanto tempo per la preparazione, ma ugualmente non riteniamo di essere sufficientemente pronti. In altri ci siamo arresi ancor prima. Non fa per noi. E' troppo difficile.


Questo non vuol dire mettersi costantemente in competizione con se stessi. Però nemmeno autolimitarsi per delle paure, che spesso poi si rivelano infondate. Occorre valutare se effettivamente una cosa ci interessa e se così è, lanciarsi. Non demordere. Staccare i piedi da terra ed iniziare a pedalare.


Anche perché una volta imparato, difficilmente poi ci potranno fermare. 


"Drin, drin... drin, drin... attenti che sto arrivando".

1 commenti:

Anonimo ha detto...

penso che l'esempio delle rotelle della bici sia proprio calzante.
sembrava un'impresa titanica. a volte ci poniamo dei limiti che non esistono. Bisogna osare!