"La felicità in tutti i sensi..." è il sottotitolo della festival e già questo potrebbe aprire le porte ad ampi dibattiti. Ma ancor prima di addentrarci in questo sarebbe interessante porsi l'interrogativo principe: "Esiste la felicità?".
Esiste la felicità come stato assoluto e continuativo, oppure dobbiamo accontentarci di più o meno brevi momenti di gioia? Momenti che, se siamo abbastanza bravi, riusciamo ad immortalare nella nostra memoria e utilizzare come battello di salvataggio nelle situazioni personali più difficili.
E se fosse solo un miraggio la felicità? Una meta non solo irraggiungibile, ma anche una distrazione costante che ci fa perdere di vista la quotidiana esistenza. Offusca gli istanti. Anestetizza le reali percezioni.
Chissà. Sta di fatto che è più semplice dire di essere impegnati nella sua ricerca, che non dichiarare la propria infelicità. Forse non ci si può permettere nemmeno la libertà di esserlo.
Comunque quando avete un attimo provate a fare questo giochino. Prendete un foglio ed iniziate a scriverci sopra quali sono stati i momenti che vi siete sentiti felici. A fianco provate ad inserire anche il luogo e soprattutto chi era presente con voi in quel fatidico momento della vostra vita. Non aspettatevi di trovare il segreto della felicità, però forse qualche spunto in più sul vostro approccio ad essa sicuramente.
Nel frattempo, come cantavano la grande coppia Al Bano e Romina Power, "Felicità è...".
1 commenti:
io sento una felicità di fondo continuativa per i doni che il Signore mi ha fatto. propongo esercizio: contiamo tutti doni ed i fratelli che il Signore ci ha donato. ci servirà quando ci capiteranno momenti difficili per capire che qualche evento "negativo" (o almeno noi lo viviamo così, magari il Signore ci toglie qualcosa per darciqualcosa di più grande) fa parte della vita e che nel complesso siamo FORTUNATISSIMI!
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