lunedì 20 giugno 2011

Sole, pioggia, vento e ancora sole

Se queste sono le premesse, c'è da impazzire.

Si passa dai trenta gradi, a temporali che hanno nel loro avvicinarsi qualcosa di apocalittico, per poi rilasciare un paio di gocce d'acqua. Oppure dal boccheggiare causato da un'umidità impetuosa ad un vento in grado di accontentare solo chi fa windsurf.

In tutto questo c'è un vestiario che non trova stabilità, passando da t-shirt a felpe e k-way, ma soprattutto un fisico che va in tilt stufo di repentini cambiamenti.

Perché poi la cosa peggiore è non stare bene, quando fuori il cielo è terso e il sole estivo fa sentire pienamente tutto il suo calore. E' in queste situazioni che è gradevole essere raffreddati. E' veramente piacevole esibire in continuazione fazzoletti di carta. E' incantevole avvertire dolore a tutte le articolazioni. E' elettrizzante sentirsi la gola come il forno a legna di un pizzaiolo. E' straordinario avere la febbre.

In questo idilliaco contesto, di domenica pomeriggio, stordito da qualche antinfiammatorio, con la testa  sul cuscino del divano, non potendone più di stare a letto, con lo sguardo rivolto fuori dalla finestra del salotto, è proprio allora che guardando il cielo ti auguri d'intravedere una piccola nuvoletta. Così, per sincerarti che la sfortuna non esiste. 

Invece no! E' in quel preciso istante di maggior sconforto, che là fuori è la più bella giornata che avete mai visto. Il sole splende lassù nel cielo, tanto che dovete tirare la tenda per il fastidio della luce negli occhi. 

Se il sole bacia belli, è pure vero che prende in giro chi si ammala in pieno giugno.

Etciù.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

coraggio! risparmiamo di aria condizionata!