Lo si evince fin da piccoli. Anzi è proprio in quella fase che il giudizio insindacabile dei buoni isola i compagni cattivi di turno. E' il gioco dei ruoli, che prende ancora più forza in presenza dei gruppi. Con il supporto dei gruppi. Dentro o fuori. O con noi o contro di noi.
Certo sta, che ogni tanto mi piace mischiare queste carte apparentemente ben distribuite. E' in questo modo che netti confini diventano discutibili sfumature. Che chi doveva essere buono, proprio così buono non è. Così per il cattivo, che forse cattivo non è mai stato.
Comunque sia, tanto è rapido suddividere in due schieramenti, così blando e poco puntuale è il processo di redenzione sociale. Forse per questo non ho mai amato giochi come "guardia e ladri" o "indiani e cowboy".
Anche le favole o i film d'animazione per ragazzi da questo punto vista hanno aiutato poco a creare una valutazione oggettiva dei singoli protagonisti. Un'unica eccezione mi viene in mente. Monster & Co., almeno lì un po' di confusione c'era. Perché se i bambini avevano paura dei mostri, anche i mostri era spaventati dagli umani.
Boo!
1 commenti:
bella questa suddivisione del mondo in CON noi o CONTRO di noi
le dinamiche giovanili a scuola magari escludessero i presunti cattivi, molti volte escludono i presunti buoni, cioè i presunti sfigati. nessuno vuole stare con uno sfigato. Resta nel gruppo, resta CON noi, non infettarti andando con lo sfigato!
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