Baratta e Müller danno il via alla 68. Mostra
Internazionale D’arte Cinematografica
Sono
da poco trascorse le 12 quando in sala stampa fanno la loro apparizione Paolo Baratta e Marco Müller, rispettivamente
presidente della Biennale e direttore della 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Visibilmente
stanchi, ma allo stesso tempo emozionati per questo nuovo inizio.
Illustrano
con fierezza le novità di quest’anno. Dalla immaginifica Sala Grande,
completamente ristrutturata e
riportata ai fasti di un tempo <<… innovazione nella
tradizione>> dicono, fino
alla descrizione dei criteri nella selezione dei film in concorso.
E’
un susseguirsi di rilanci per affermare che Venezia, la Mostra del Cinema di
Venezia, è ancora una delle vetrine nel settore più importanti a livello
internazionale. Poco importa se fuori dalla sala stampa campeggia la voragine
che testimonia la mancata realizzazione del nuovo Palazzo del Cinema e prolifichino
i Festival dedicati ai Cinema nazionali ed internazionali, tanto da mettere il
fiato sul collo a Venezia, come il pluricitato Festival di Toronto.
Su
una cosa però il direttore Müller non
permette diritto di replica alla folta schiera di giornalisti presenti alla
presentazione <<… sapete qual è l’elemento per capire se ai giurati è
piaciuto o meno un film? Da quanto sono stropicciati i loro pantaloni, mal
piegate le loro giacche… più si alzano disordinati … maggiori sono le emozioni che la pellicola ha
suscitato in loro>>.
Ed
ora che la 68. Mostra del Cinema di Venezia abbia inizio.
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