Inizio a leggere. La grafia è elegante, in un corsivo oramai in disuso. L'inchiostro che dà forma ad ogni singola lettera le fornisce una dignità ancor più ricercata. Poi passo dalla forma al contenuto. Il linguaggio utilizzato non fa altro che sancire l'impressione d'essere stata scritta in un'altra epoca. A far intendere ciò non sono particolari arcaismi presenti, ma il messaggio. I toni.
Arrivo fino in fondo tutto d'un fiato, per giungere quanto prima alla firma, anche se poteva essere anonima. Mi erano bastate poche righe per capirne il mittente.
A questo punto estraggo il regalo. E' un libro. E' il suo libro, me ne aveva parlato seppur velocemente qualche sera prima. Ma non avevo dimenticato. Non avevo dimenticato nemmeno lui, perché quel suo modo educato, gentile, sincero con il quale aveva scritto quella lettera era anche il suo modo di essere. Era la sua persona.
Grazie Emilio. Grazie Emilio Zampolli. Ora sono sicuro che ritroverò tutto ciò anche leggendo le tue poesie.
A presto.
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