Dopodiché mi tira fuori dal cilindro due elementi da me profondamente amati. Il primo è lo swing, genere musicale del quale ho ripetutamente confermato quanto si avvicini alla mia perfetta colonna sonora di vita. Il secondo è un interprete e che interprete: Paul Anka.
Il risultato di questo abbinamento ha pure un nome Rock Swings, quattordici note canzoni reinterpretati, ma soprattutto riarrangiate a ritmo di dita schioccate e una strepitosa orchestra di fiati alle spalle.
Niente male per trascorrere un fine settimana in compagnia di un grande crooner.
Vai Paul vai.
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