E' così che un amico mi segnala un disco. Silenziosamente lo ascolto. Non penso a nulla. Ascolto e basta. Un brano. Due. L'intero disco. Lo riascolto. Soffermandomi sulle singole canzoni. L'attenzione se possibile è ancor maggiore della prima volta. Non è un'attenzione che mi devo imporre, ma è il richiamo naturale di questa musica che non permette distrazioni se non quelle di emozioni che si fanno largo durante l'ascolto stesso.
Intanto le note scorrono, la melodia si sussegue e i testi delle parole s'impongono. La sensazione è quella di essere di fronte ad una nuova forma di cantautorato moderno. Già l'italianità c'è, ma è sotto una vesta diversa. Rabbiosa, ma romantica. Delicata, ma pungente.
L'autore di tutto ciò si chiama Dimartino e il disco in questione è Sarebbe meglio non lasciarsi ma abbandonarsi ogni tanto è utile. Volete sorprendevi anche voi? Ascoltatelo.
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