giovedì 17 maggio 2012

La marcia del tempo che fu

Questi colori sono sgargianti come i sorrisi accompagnati
eccolo là il blu che se ne esce spinto da un cielo di disinteresse
c'è pure un rosso che dà il tono ad un imbarazzo poco noto


Tutto è pronto come sempre per una festa sorprendente
pure il palazzo è abbellito come descritto nell'invito
dalle pareti corre via anche l'ultima allegria


Una musica se ne va mista di suoni e modernità
il cantante che s'impegna come fosse lui la stella
ma è il dj che fa girare il suo disco per ballare


Mentre il barman si prepara con il drink e la fanfara
ma è la parola che dispenserà a far ubriacare questa civiltà
e il bicchiere si dimena mezzo vuoto dopo la cena


Ma è la folla che sta per arrivar a sentenziare la felicità
uomini lontani ritrovan la via di un'illusione che sembra magia
e le donne che sono qua regalan sorrisi senza pietà


E' come una marcia del tempo che fu
dove tutto si ripete come in un menu
e la scelta finale non la decidi tu. 

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