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giovedì 19 maggio 2011

Cono o coppetta?

Sarà un tema banale, ma con la stagione già iniziata, c'è poco da scherzare. Se poi ci mettiamo che sembra diventato un vero e proprio business, l'attenzione aumenta. Ma senza addentrarci sul lato economico, puntiamo il riflettore sul diretto protagonista: il gelato.


Per presa di posizione non prendo in considerazione i gelati confezionati e i vari barattoli e vaschette da banco freezer nei supermercati. I primi perché non sono altro che veicoli di marketing. Ne sanno qualcosa i genitori obbligati a prendere assurdità, solo perché contenenti sorprese o perché fatti ad immagine e somiglianza dell'ultimo personaggio dei cartoons. I secondi invece li valuto solo in casi particolari o d'emergenza. Voglie improvvise fuori stagione. Necessità di affogare qualche pensiero. Solo in questi casi Häagen-Dazs, può essere un buon aiuto.


Quindi veniamo al gelato artigianale vero e proprio. Anche qui i problemi non mancano. In questo sbocciare di gelaterie, non sempre la qualità è l'elemento dominante. Quando si fa fatica a riconoscere un gusto da un altro, un campanello d'allarme c'è. Nonostante cerchi di prendere delle precauzioni - solo gelateria e non bar/gelateria, gelato non a vista ma nei singoli pozzetti, servito con la spatola e non con il porzionatore (odio quando mi chiedono quante palline) - le difficoltà rimangono.


E' pur vero che sulla scia slow food, sono nate catene come Grom che s'ispirano ad una ricerca quasi spasmodica della materia prima, però anche qui non sempre le cose funzionano alle perfezione.


Quindi eccomi a vagare per le città alla ricerca di qualche antico laboratorio, che abbia mantenuto una certa tradizione legata al gelato e un'etica di produzione. Non c'è bisogno di inventarsi chissà quali gusti. Meglio concentrarsi su pochi, ma buoni.


Se avete qualche gelateria da segnalarmi vicino a dove abitate, fate pure. Accetto consigli in merito. Potrei anche pensare di istituire una guida delle gelaterie italiane, qualora già non ci fosse.


E come anticipato all'inizio, non entro in merito ai costi/ricavi direttamente collegati a questa prelibatezza. La cosa potrebbe risultare di cattivo gusto!


Non rimane che scegliere. Cono o coppetta?