giovedì 23 ottobre 2008

In Stazione

Se fossi un regista del neorealismo italiano, farei casting presso le stazioni ferroviarie.
Sono luoghi magici, ricchi di suggestione, dove è ancora possibile incontrare personaggi felliniani. Vagabondi, borghesi, intellettuali, meritrici, pazzi e geni.

Più le stazioni sono grandi, più incrementano le probabilità di trovare personaggi normalmente stravaganti, anche se è nelle piccole stazioni di provincia che si può trovare il vero protagonista.

Sono crocevia di storie particolari, pericolose, spiritose, tremendamente vere ed eccessivamente irreali. Però sono questi i luoghi dove finti attori potrebbero essere scritturati per veri racconti cinematografici.

Ciak, si gira!



1 commenti:

Anonimo ha detto...

HAI RAGIONE!! MA RICORDO QUANTE CORSE IN STAZIONE A VENEZIA E CHE DORMITE IN TRENO TORNANDO A CASA ...MA LA COSA PIù BELLA è VEDERE CHI PARTE E CHI ARRIVA GUARDANDO DA UNA POSTAZIONE FISSA : IL FINESTRINO DEL TRENO ...è COME GUARDARE UN FILM
da Gianfranco