lunedì 13 ottobre 2008

La febbre del sabato pomeriggio

Questo fine settimana siamo stati invitati da una coppia di amici all'inaugurazione di un nuovo mega centro outlet. Sapevo a cosa andavo incontro, ma questa volta non potevo rifiutare, mi sarei ritrovato senza cena (causa sciopero ai fornelli della mia dolce compagna) e rischiavo una crisi diplomatica con l'altra coppia con la quale ero al quarto forfait consecutivo.

Quindi sabato ore 14.30 si parte tutti insieme "la la la". Dopo poco più di un'ora arriviamo in questo "splendido" villaggio dello shopping. Le due donne al nostro fianco iniziano a brillare gli occhi. Io e l'altro sventurato, invece, iniziamo a guardarci negli occhi con aria preoccupata e spirito di rassegnazione.

La struttura di questi luoghi, se avete avuto l'occasione (o la disgrazia) di esserci stati è la seguente: una serie di negozi della medesima dimensione, uno affiancato all'altro, distribuiti in maniera organica nel tentativo di riprodurre un souk d'occidente. In sintesi una location mal riuscita, che non sarebbe adatta nemmeno per le riprese di uno spaghetti western di serie B.

Iniziamo a risalire la prima via ed è lì che mi accorgo fin da subito di un fenomeno particolare. Dentro, i negozi sono pieni di donne pervase da un'euforia collettiva; mentre all'esterno, è un brulicare di maschi di due specie: "single", che stancamente sostano sulle panchine accompagnadosi ad una sigaretta; "papà" invece, trafelati a rincorrere la prole e a distribuire soldini per placare le richieste dei filgli (giri in giostrina, gelati, palline con sorpresa, ...).

Il tempo inesorabilmente e in questo caso fortunatamente trascorre e dopo tre ore di estenuante attesa e a 15 minuti dalla chiusura del centro, c'è il ricongiungimento con le nostre compagne. Le vediamo uscire dall'ultimo negozio che mancava al loro appello con 3/4 borse per mano, leggermente scompigliate, pupille dilatate e sorriso compiaciuto per questa missione andata a buon fine.
Noi invece ancora increduli a quello che abbiamo assistito ci siamo augurati che questa febbre del sabato pomeriggio, si ripresenti il più tardi possibile, nella speranza che nel frattempo venga scopero un'efficace vaccino.

1 commenti:

isabella ha detto...

sguinzaglateci! mollateci con carta di credito tra i denti e senza bambini nell'outlet dei balocchi e saremo delle compagne di vita che vi renderanno poveri ma felici !!!
Molto più bravo dell'Amato Bene che vuole aspettarmi fuori con il motore acceso....