Sono continui gli incontri che faccio con persone passionali che hanno qualcosa d'importante da dare, ma che non riescono a trovare la giusta via per poter offrire il loro potenziale creativo.
Spesso è solo relegato ad un hobby, nei ritagli di tempo strappati al lavoro ordinario. In altri casi, c'è un tentativo di trasformare queste passioni in lavoro, ma con scarso successo.
E' per questo che sto cercando di capire come convogliare tutte queste energie nella corretta direzione e permettere a questi artisti di avere visibilità e l'equa ricompensa per ciò che fanno.
Mi sento un po' un mecenate d'anime, dove in gioco c'è la realizzazione dei sogni di tanti individui e una completa soddisfazione professionale. Già perché è proprio questo il punto cruciale, avere la possibilità non tanto di fare, ma di essere, visto che le passioni rispecchiano perfettamente il proprio io. Un ritorno ai lavori intesi come mestieri, arti.
La missione sembra piuttosto ardua, soprattutto quando il principio di meritocrazia non sempre viene applicato, ma credo che sospinto da tutta questa pulsione vitale che mi circonda, si possa individuare la soluzione per arrivare ad un nuovo Rinascimento.
2 commenti:
....baci by Adè
Grande! ...è un po' il discorso che è uscito prima della partenza del Landy Team 2... ricordi?
Andrea
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