Vedere un plastico natalizio con la riproduzione di un ambiente tipicamente invernale i primi di marzo, non mi sembrava il caso.
Però conosco la passione che muove Paolo nel realizzare queste scenografie e in fondo era l'ultimo giorno prima che venisse smontato il tutto.
Sono le 18.10 circa quando arrivo a casa sua. Entro e vengo immediatamente proiettato in un'altra dimensione. Le stanze non sono illuminate, ma in fondo al corridoio scorcio un alone di luce. Due passi e sono davanti ad uno spettacolo di colori e suoni. In meno di 2 metri, ritrovo minuziosamente ricostruito un piccolo paese imbiancato riconducibile ad ambientazioni austro-ungariche con influenze del nord Europa.
E' tremendamente bello e per un attimo vengo rapito da questa visione come fossi un bambino.
Tutto è stato studiato nei minimi particolari. La biblioteca, la caserma dei pompieri, il salone da ballo, la chiesa. Poi la piazzetta con i bimbi che pattino sulla pista da ghiaccio. In fondo il laghetto con il pescatore trafelato nella sua attività e poi, poco più in là, la parte montana con le persone che scendono con gli slittini.
Mi fermo qui, perché sarebbe riduttiva la mia descrizione con tanta minuzia di particolari.
Ma soprattutto è bello vedere la gioia con la quale Paolo descrive il suo lavoro. Le sue parole sembrano note musicali e i suoi occhi luccicano di felicità.
Bravo Paolo, anche se mi hai riportato in un freddo inverno dal quale cerco di sfuggire, il tuo entusiasmo mi ha riscaldato l'anima.
1 commenti:
Confermo l'entusiasmo di Paolo..e anche il nostro ad ammirare un tale spettacolo!!! By Adè
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