Avrei tante cose da chiedergli, ma alla fine decido di concentrarmi sulle passioni. Un cammino alle radici dell’uomo per capire un po’ meglio con lui qual è l’humus, l’energia che fa muovere il mondo e tramutare i sogni in realtà.
Eccolo arrivare a piedi. Riconosco la sagoma, nonostante sia in completa controluce.
Alto, longilineo, con una falcata veloce, ma allo stesso tempo rilassata.
Tralasciamo i convenevoli. Una stretta di mano e un grosso saluto sono più che sufficienti.
Decidiamo di mettere sotto i denti qualcosa prima di iniziare la nostra chiacchierata.
Con un saporito kebab tra le mani, riprendiamo la passeggiata nella Verona romanica, da Veronetta fino ad arrivare a Ponte Pietra. Lì prendo coraggio e dopo un profondo respiro gli pongo il mio primo quesito.
ILBETTA: “Fabiato, ma secondo te si può vivere attraverso le proprie passioni oppure nel momento stesso che si cerca di trasformarle in una professione, perdono di per sé la propria essenza?”
Fabiato: “L’unico modo per vivere attraverso le proprie passioni è ascoltarle fino in fondo. La passione è irrazionale, ti prende di petto, fino in fondo. Quando cerchi di farla diventare un lavoro devi avere molto rispetto per lei e per te perché non sarà mai responsabile di un tuo successo o di un tuo insuccesso, il vero responsabile sei tu. In equilibrio su un filo teso basta una distrazione per cadere, basta un niente per distruggere tutto. La passione è quel filo, il bilanciere sei tu. Se è di vera passione che vuoi parlare allora la professione deve essere una conseguenza naturale, mai una forzatura o un mezzuccio, altrimenti si rischia d diventare schiavi bugiardi di uno stile libero."
(nella foto Fabiato)
3 commenti:
L’unico modo per vivere attraverso le proprie passioni è ascoltarle fino in fondo....:)) by Adè
Betta sei il Marzullo del Web !!!
ciaooooooo maaarrrrrkkkkuuuusss
Bellissima la metafora del filo e del bilanciere!
Il Nico
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